MAISTRE, Xavier (François-Xavier-Joseph-Marie) de
Giuseppe Izzi
Nacque a Chambéry l'8 nov. 1763 da François-Xavier, presidente del Senato di Savoia, insignito del titolo di conte nel 1780 per i suoi [...] a Lucca, con la moglie di questo, pittrice anche lei e figlia di un pittore, il conte L.-A. de Forbin, e dalla conoscenza dell'attività e delle opere di artisti quali H. Vernet, F.-M. Granet, G. Gigante e tanti altri. Ma l'amicizia con Valentine ...
Leggi Tutto
MADDALENA, Antonio
Claudia Montuschi
Nacque ad Adria, presso Rovigo, il 1 marzo 1913 da Giovanni e da Vittoria Guarnieri. Conseguì la licenza liceale da privatista al ginnasio liceo Tito Livio di Padova; [...] per cui "è colpa fare ed è colpa non fare" (p. 15). L'Orestea svela come dal dolore nasca la conoscenza e dalla conoscenza la pietà. Nella monografia dedicata a Sofocle il M. ripercorre le tragedie analizzando i temi portanti, le differenze tra l'una ...
Leggi Tutto
COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] I[1896], 9-10, pp. 143-148) segnalò quasi riscoprendoli i Triumphi del Colli. Una risolutiva sterzata verso una più document. conoscenza del C. risale all'ediz. V. Calmeta, Prose e lettere edite e inedite, curata da C. Grayson (Bologna 1959), che il ...
Leggi Tutto
Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] ’enfasi dello stile corrente («più Erode di Erode»), e cruciale è la domanda sul ruolo della finzione nella costruzione della conoscenza. La messa in scena che il giovane principe organizza insieme agli attori giunti alla corte di Elsinore è ciò che ...
Leggi Tutto
FERRAI, Eugenio
Piero Treves
Nacque ad Arezzo il 22 febbr. 1832 da Pompeo e da Giulia Rosellini.
In questa famiglia di modesti possidenti la madre portò l'abito e la luce del suo domestico "umanesimo": [...] patavini, Giuseppe Fraccaroli) in età di panlatinismo imperante; e, cosa ancor più significativa e più rara, conquistò una conoscenza eccellente del tedesco e del francese (in minore misura, ma adeguatamente, anche poi dell'inglese).
Avuta bambino la ...
Leggi Tutto
DELLA CASA, Tedaldo
Giancarlo Casnati
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, probabilmente verso il 1330, nel Mugello, a Pulicciano (frazione di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) da ser Ottaviano, [...] diretto interessamento del Boccaccio.
Se, però, la presenza attiva di Leonzio spinse il D. a desiderare una maggiore conoscenza dell'antichità classica, certamente egli non apprese la lingua greca. Allora il D. si limitò, infatti, alla trascrizione ...
Leggi Tutto
ARISI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Cremona da Giovan Ludovico e da Lucia Negri il 3 febbr. 1657. Seguì in patria le scuole dei gesuiti, poi nel 1674 si trasferì a Parma per intraprendere gli studi [...] del modenese richiedevano una precisa e incondizionata adesione: "Signor si, che vi meritate qualche rimprovero per non aver più conoscenza delle anticaglie, che forse tuttavia si conservano costi" (lett. del 22 nov. 1714); e ancora: "Se voi siete ...
Leggi Tutto
PARISETTI, Ludovico
Achille Olivieri
PARISETTI, Ludovico. – Nacque a Reggio Emilia il 6 settembre 1503 da Girolamo; è ignoto il nome della madre. Ebbe un fratello, Timoteo.
Gli studi, a cui fu avviato [...] fu importante per Parisetti: sotto la loro guida non solo perfezionò la sua preparazione giuridica, ma approfondì la conoscenza canonistica e la storia della Chiesa attraverso i concili. Mediante Alciato gli divenne familiare l'Erasmo degli Adagia e ...
Leggi Tutto
CAMPORI, Cesare
Tiziano Ascari
Nato a Modena il 15 ag. 1814 dal marchese Carlo e da Marianna dei conti Bulgarini di Mantova, a dieci anni entrava come convittore nel locale Collegio dei nobili, o di [...] all'estero: visitò città della Francia, del Belgio, dell'Inghilterra, dell'Olanda, della Germania renana e della Svizzera. La conoscenza di questi paesi e dei loro regimi politici, assai più liberali e progrediti di quello cui egli era avvezzo ...
Leggi Tutto
CASNATI, Francesco
Ciro Cuciniello
Nato a Steinamanger (odierna Szombathely) in Ungheria il 26 luglio 1892 da Angelo, impiegato nell'amministrazione asburgica, e da Giuseppa Korinek, si trasferì ancora [...] romanticismo, giunta in Italia sotto il segno dell'influenza francese e tedesca.
Il C. continuava intanto ad approfondire la conoscenza e lo studio della letteratura francese. Il frutto furono due opere, Proust (Brescia 1933) e Baudelaire (ibid. 1936 ...
Leggi Tutto
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...