PAGE, Denys Lionel
Domenico Musti
Filologo classico, nato a Reading nel 1908, morto il 6 giugno 1978; fu regius professor di greco all'università di Cambridge dal 1950 al 1973. Editore e interprete [...] papirologica. Ha arricchito i suoi studi filologici di una prospettiva storica, che li rende strumenti pregevoli per la conoscenza degli aspetti politici, oltre che culturali, della storia greca (dal mondo di Omero al periodo ellenistico).
Tra le ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] ): il secondo si distingue dal primo per la necessità che lo lega a ciò di cui è s. e prova. In Aristotele la conoscenza ‘per s.’ dal punto di vista logico prende corpo in un procedimento entimematico grazie al quale dal s. o indizio si passa all ...
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Linguista italiano (Portalbera, Pavia, 1911 - Bologna 1988), allievo di G. Bottiglioni; prof. univ. dal 1956, ha insegnato glottologia nell'univ. di Bologna. Si è occupato di sanscrito, di greco (Grammatica [...] Sessanta è stato uno dei linguisti più attivi nell'aggiornamento degli studî linguistici in Italia, contribuendo notevolmente alla conoscenza dello strutturalismo; tra l'altro ha fondato e diretto le riviste Lingua e stile (Bologna) e Studi italiani ...
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L’italiano ammette che parole diverse si combinino stabilmente tra loro (➔ polirematiche, parole) per dare luogo sia a significati dati dalla somma degli elementi (ferro da stiro), sia a traslati (vicolo [...] ’➔univerbazione, cioè alla fusione in un unico elemento (fonico e grafico), il cui impiego può anche prescindere dalla conoscenza del senso degli elementi costitutivi: francobollo, pomodoro, ecc.
Le modalità più produttive, in termini numerici e di ...
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Missionario (Eboli 1682 - Napoli 1746); durante una missione in Cina (1708-23), per proteggere i confratelli si adattò a svolgere attività di pittore e incisore per la corte di Pechino. Al ritorno in Italia [...] seguito l'Istituto universitario orientale. Ha lasciato manoscritto un dizionario cinese; fu tra i primi ad avvertire l'importanza della conoscenza linguistica reciproca tra Occidente e Oriente per un avvicinamento e comprensione delle due civiltà. ...
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Teologo evangelico (Dillingen 1872 - Amburgo 1938). Parroco (1902-16) a Norimberga, raggiunse presto grande notorietà come predicatore; insieme a Christian Geyer pubblicò due volumi che furono molto letti [...] in una lunga polemica religiosa. Nel 1916 fu chiamato come parroco a Berlino. Decisiva fu per R. la conoscenza personale con R. Steiner, del quale divenne entusiasta seguace, facendosi propugnatore dell'antroposofia. Nel 1922, lasciato l'ufficio ...
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Slavista italiano (Frascati 1934 - Roma 1994). Prof. di lingua e letteratura serbocroata all'univ. di Roma "La Sapienza", membro della redazione di Ricerche slavistiche. Collaboratore dell'Istituto della [...] lingua serba (in partic. si ricordano le sue Note sulla questione della lingua presso i serbi tra il XVIII e il XIX sec., 1972), negli ultimi anni ha contribuito, con la sua opera di fine traduttore, alla conoscenza della letteratura serbocroata. ...
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FONETICA
Leonardo M. Savoia
(XV, p. 622; App. II, I, p. 960; III, I, p. 655)
L'oggetto di studio della f. è costituito dai suoni del linguaggio. In realtà il ruolo dei suoni nelle lingue naturali può [...] si assume che le espressioni linguistiche consistano nell'associazione di suono e significato sulla base di regole la cui conoscenza è condivisa dai parlanti di una lingua particolare. Possiamo concepire le lingue naturali come sistemi cognitivi che ...
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MANUZZI, Giuseppe
Antonio Carrannante
Ultimo di cinque figli, nacque il 18 marzo 1800 in località Bulgaria (frazione di Cesena) da Francesco e da Maddalena Magnani.
Ancora fanciullo fu ospitato da un [...] primi anni della vita del M. poco è noto: prese molto presto gli ordini religiosi e, nel gennaio del 1822, fece la conoscenza (prima epistolare e, il 12 marzo, di persona) dell'abate veronese A. Cesari, letterato purista. Nel giugno del 1826 il M. si ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] ", o anche: ""L'erba è verde'' is true in Italian if and only if the grass is green". Ove si presupponga la conoscenza (o comprensione) dell'uso del predicato "vero", un V-enunciato fornisce le condizioni di verità di un enunciato, e conoscere tali ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...