L'Ottocento: matematica. La geometria non euclidea
Rossana Tazzioli
La geometria non euclidea
Alla base dei suoi Elementi Euclide aveva posto un certo numero di definizioni (o 'termini') e di assiomi [...] geometriche sulla teoria delle parallele), edito a Berlino nel 1840 e letto dallo stesso Gauss.
Non era certo a conoscenza delle rivoluzionarie idee di Lobačevskij il giovane ungherese János Bólyai, figlio di Farkas, compagno di studi e amico di ...
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L'Ottocento: matematica. Babbage e le origini del calcolo automatico
John Fauvel
Babbage e le origini del calcolo automatico
Il calcolatore elettronico programmabile, nella sua forma attuale, è figlio [...] dei calcolatori negli anni Trenta e Quaranta del Novecento ignorasse il nome di Babbage e non potesse quindi avere una conoscenza dettagliata del suo lavoro. Uno di essi, Maurice V. Wilkes, ha addirittura affermato che l'influenza di Babbage, se pure ...
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Natalità
Gustavo De Santis
Natalità e fecondità
Con il termine 'natalità' si indica, sinteticamente, la frequenza relativa delle nascite per unità di tempo per unità di popolazione. E questo, come la [...] di successo ottenuto. In generale quello che si può osservare è che è relativamente facile ed economico promuovere la conoscenza e la disponibilità a bassi costi di buoni metodi contraccettivi (v. United Nations, i contributi del 1993), ma questa ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
Menso Folkerts
La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
La tradizione [...] dopo il 1509). Anche se finora non sono stati trovati testi a cui farle risalire direttamente, c'è da supporre che queste conoscenze derivino da fonti arabe.
Il Liber divisionum di Euclide, perduto in greco, fu tradotto in arabo da Ṯābit ibn Qurra e ...
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PESSUTI, Gioacchino
Luigi Pepe
PESSUTI, Gioacchino. – Nacque a Roma il 13 aprile 1743 da Pietro, tipografo, e da Maddalena Migliotti.
Proveniente da una famiglia di modeste condizioni, ricevette tuttavia [...] , Étienne Bézout, Charles Bossut, e gli esperimenti di Francesco Domenico Michelotti. Pessuti intendeva portare il lettore alla conoscenza dei più moderni risultati senza far uso del calcolo infinitesimale, allora ancora non familiare agli studenti ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] dal Sistema solare; s. interstellare, la parte dell’Universo non occupata da stelle.
La navigazione spaziale è l’insieme delle conoscenze e delle tecniche necessarie per far viaggiare nello s. che circonda la Terra veicoli con equipaggio o con soli ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] , A. Cavarero, L. Muraro hanno attribuito alla differenza di g. un ruolo rilevante nella stessa formazione della conoscenza scientifica: questa non sarebbe neutra, ma risulterebbe condizionata, per quanto riguarda sia le categorie concettuali sia le ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] introdotto da R. Bellman (1957), associa al problema precedente la funzione valore v(x)=infαJ(x, α), la cui conoscenza permette, mediante un opportuno procedimento costruttivo, di risolvere il problema di partenza. Benché in generale non ci si possa ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] che ha importanza, ma il loro valore. I Sumeri inventarono quindi una nuova ermeneutica, vale a dire un insieme di conoscenze e di pratiche che consentivano di rendere significanti i segni. I contenuti e i significati dei segni sono svelati innanzi ...
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L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] sia la scelta più conveniente.
In un saggio del 1898 Poincaré considerò il modo in cui si formano le nostre conoscenze geometriche a partire dall'esperienza dei corpi solidi e sviluppò un'analisi lunga e dettagliata sulla costruzione dello spazio ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...