Medico e filosofo (Braga o Tuy prima del 1552 - Tolosa 1623), uno dei più significativi rappresentanti dello scetticismo del tardo Rinascimento: muovendo da una critica del concetto aristotelico di scienza [...] come conoscenza delle cause o forme, e negando validità alla dialettica come strumento di progresso del sapere, afferma che di nulla si può avere scienza (nihil scitur) e insiste sull'utilità della concreta esperienza del particolare fenomenico, a ...
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È l'insieme delle alterazioni anatomo-funzionali e delle loro espressioni sintomatologiche, dovute alla completa o quasi completa deficienza o inefficienza di una o più vitamine.
La conoscenza delle avitaminosi [...] "classiche" note da più tempo, (xeroftalmia, scorbuto, beriberi, rachitismo) non offre più in Italia grande interesse. Non altrettanto può dirsi per altri paesi, né per alcune forme meno note di queste ...
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Medico ungherese (Pest 1863 - Budapest 1937), figlio di József (Budapest 1818 - ivi 1888), anch'egli medico, e nipote di Mihály, prosettore a Basilea, poi professore di anatomia a Pest. Portò contributi [...] notevolissimi alla conoscenza della fine struttura del sistema nervoso, degli epitelî vibratili, della spermatogenesi. ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] il suo rifiuto troppo radicale di Galeno, si era limitato alla morfologia, alla storia delle parti del corpo. Egli sosteneva che la conoscenza vera di un organo si ha soltanto quando si chiarisce la funzione di quell'organo e di quell'apparato, e per ...
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La nozione di e. ha subìto in questi ultimi anni una notevole evoluzione grazie principalmente agli studî sperimentali e sull'uomo, che hanno condotto a una maggiore conoscenza della sua base anatomo-funzionale. [...] del corpo. Successivamente possono venire interessati anche i muscoli dell'altra metà del corpo, finché interviene la perdita di conoscenza e con essa una crisi epilettica generalizzata del tutto simile a quella del grande male.
Nel caso di una e ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] che la g. biochimica abbia fatto da ponte tra la g. formale e la g. molecolare.
La g. molecolare
Ha portato alla conoscenza della natura chimica e del modo di funzionare dei geni, o meglio del DNA nel suo complesso. In una prima fase, detta proteica ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. La medicina
Donald Harper
Etsuo Shirasugi
Catherine Despeux
La medicina
1. La nascita della medicina
di Donald Harper
In Cina gli yi, i medici, hanno portato [...] Via macrobiotica del medico. Wen Zhi dichiara che la sua 'pratica della Via' consiste in tremila fascicoli (come dire che la conoscenza del medico è contenuta in un vasto corpus di testi), fra i quali il rimedio principale è il 'sonno'. Inizia così ...
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Sindrome anatomo-clinica caratteristica dell’emorragia cerebrale che si manifesta con uno stato di coma. Per estensione, a. polmonare, a. placentare ecc., l’inondazione ematica del polmone, della placenta [...] ecc. Colpo apoplettico L’improvvisa perdita di conoscenza dovuta a emorragia cerebrale. Cisti apoplettica Focolaio emorragico cerebrale, reperto caratteristico dell’apoplessia.
Si dicono apoplettiformi le improvvise perdite di coscienza seguite da ...
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TESSUTO
Raffaele Geremia
(XXXIII, p. 703)
Biologia. - Il termine t. è usato in istologia, anatomia microscopica e in genere in biologia per definire raggruppamenti di cellule che svolgono la stessa [...] funzione. Il livello di conoscenza delle caratteristiche morfologiche dei t. e il modo di classificarli sulla base dello sviluppo embrionale e della funzione che svolgono non hanno subito modificazioni di rilievo negli ultimi decenni. Rimane pertanto ...
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BENEDETTI, Alessandro
Mario Crespi
Nato a Legnago intorno al 1450, studiò medicina sotto la guida di A. Benivieni e di G. A. Merula, laureandosi a Padova nel 1475. L'educazione classicistica e il desiderio [...] i danni che possono derivare, soprattutto ai denti, dal cattivo uso di tale medicamento.
Particolare menzione merita poi l'ottima conoscenza che il B. mostrò di avere delle ferite da arma da fuoco (pregevole la descrizione della ferita da archibugio ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...