CESALPINO (Caesalpinus), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1524 o'25 (non nel 1519) ad Arezzo, o più probabilmente in qualchelocalità del contado aretino da Giovanni e Giovanna de Bianchi.
Secondo [...] rigenerantesi.
In quest'ottica si situano gli interessi botanici e mineralogici del Cesalpino. Milletrecento piante, molte di recente conoscenza, sono descritte nel De plantis, di cui il primo libro è dedicato all'esposizione generale dei principî di ...
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AMANTEA, Giuseppe
Tullio Manzoni
Nato a Grimaldi, in provincia di Cosenza, il 24 marzo 1885 da Francesco Saverio e da Maria Nigro, dopo gli studi liceali seguendo la famiglia si trasferì a Roma, ove [...] . Nota VI. Considerazioni generali sulla secrezione normale del cane e dell'uomo, ibid., pp. 105-108; Ulteriore contributo alla conoscenza della funzione della zona riflessoria per la erezione e l'eiaculazione, in Arch. di farmac. sper. e scienze aff ...
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GIANELLI, Giuseppe Luigi
Giuseppe Armocida
Nato ad Abano Terme, presso Padova, da Antonio e Francesca Zecchinelli il 10 luglio 1799, dopo aver superato gli studi di grammatica e umanità presso il collegio [...] medico impegnato a garantire il progresso igienico della nazione; e che dovesse essere affidato ai medici, arricchiti dalle nuove conoscenze, il compito non solo di istruire il popolo, ma anche di illuminare il politico. Attratto da questa dimensione ...
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DIONISI, Antonio
Gian Franca Moiraghi
Nacque a Pietracamela (Teramo) il 29 apr. 1866 da Francesco ed Enrica Tauri. Compiuti gli studi classici nel convitto nazionale "Cirillo" di Bari, si laureò in [...] ad alcuni processi morbosi di natura infettiva, che costituivano allora un grave problema sociale.
Soprattutto importanti, per la conoscenza dei caratteri biologici dei parassiti che ne sono causa e per le applicazioni che consentirono in campo ...
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CANTANI, Arnaldo
GG. Barbensi-*
Nacque il 15 febbraio del 1837 a Hainsbach (od. Lipova), al confine tra la Sassonia e la Boemia, da Vincenzo, medico oriundo italiano, e da Adelina Jaroschkowa. Terminati [...] , egli basava l'interpretazione dei processi morbosi sui dati forniti dallo studio dei malati e sulla conoscenza dei progressi compiuti dalla batteriologia, dalla biochimica, dalla medicina sperimentale. Fu così autore di interessanti osservazioni ...
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MANFREDI, Nicolò
Massimo Aliverti
Nacque a Bosco Marengo, nell'Alessandrino, il 3 apr. 1836, in una distinta famiglia piemontese, secondogenito dei tre figli di Carlo Andrea, avvocato e più volte sindaco [...] , valente chirurgo, condusse interessanti studi di patologia e clinica oculistica.
Recò contributi soprattutto di ordine istologico alla conoscenza della struttura dell'apparecchio visivo e fu tra i primi a dare un fondamento anatomopatologico all ...
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LAURO, Vincenzo
Ettore Calzolari
Nacque il 1° febbr. 1856 a Palma Campania, presso Napoli, da Agostino, che esercitava la professione legale, e Teresa Peluso. Completati i corsi primari, decise di avviarsi [...] fu inoltre uno studioso dei meccanismi del parto e delle caratteristiche anatomiche e fisiopatologiche dei bacini viziati, alla cui conoscenza recò contributi clinici e sperimentali.
Fu autore, oltre che delle 87 voci riguardanti i più vari argomenti ...
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FOCOSI, Marcello
Antonia Francesca Frantini
Nacque il 3 sett. 1907, da Francesco e da Alberta Marini, a Venaria Reale (Torino), dove il padre, ufficiale di artiglieria, era distaccato. Iscrittosi alla [...] con G. Bertoncini - R. Frosini).
Si occupò della patologia oculare di origine virale, contribuendo alla sua conoscenza con osservazioni cliniche e ricerche sperimentali (Ricerche sperimentali sull'azione del virus influenzale sui tessuti oculari, in ...
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GIANNETTI, Pascasio
Cesare Preti
Nacque, da Polidoro, ad Albiano Magra di Aulla in Lunigiana, il 2 ag. 1661.
Avviato agli studi filosofici, li coltivò, insieme con quelli medici, presso l'Università [...] come matrice delle qualità macroscopiche dei corpi. È probabile che una delle fonti attraverso le quali il G. venne a conoscenza della teoria newtoniana sia stata il padre camaldolese G. Grandi, suo buon amico (Ortes ci riferisce che il Grandi "solea ...
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BUSINCO, Ottavio
Maria Chiara Bossi
Nacque a Ierzu (Nuoro) il 12 ag. 1896 da Nicolò e da Rosa Corgiolu. Dopo essersi laureato in medicina all'università - di Cagliari nel 1921, per un decennio, sino [...] più frequenti localizzazioni della idatidosi umana, endemica in Sardegna, che appaiono originali e fondamentali per la conoscenza dei quadro radiologico della malattia e per l'individuazione dei segni patognomici delle sue manifestazioni polinonari e ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...