PICERLI , Silverio
Daniele Torelli
PICERLI (Picellius), Silverio. – Nacque nella prima metà degli anni Ottanta del Cinquecento a Poggio Fidoni, oggi frazione di Rieti, situata sui rilievi a sud-est [...] si apprende, invece, circa la sua formazione musicale, che però gli Specchi mostrano essere salda, fondata sulla conoscenza dei migliori teorici coevi. Sappiamo solo che «stanziando in Napoli [...], applicò profondamente alla musica, tanto addentro ...
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PANNAIN, Guido
Pier Paolo De Martino
PANNAIN, Guido. – Nacque a Napoli il 17 novembre 1891, da Eduardo e da Elena Tricheler.
Studiò pianoforte con il padre, compositore e pianista (1869-1946), allievo [...] II ed. riveduta, Milano 1954; pubblicato anche in inglese: Modern composers, London 1932), aprirono squarci di conoscenza sul Novecento europeo – in particolare su Stravinskij, Ravel, Kodály, Honegger, Hindemith, Roussel – che nel contesto guardingo ...
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CASALI, Lodovico
Cesare Orselli
Nacque forse nel 1575 a Modena: il luogo si deduce dal fatto che il C. nel Generale invito alle grandezze e meraviglie della musica chiama Modena "sua cara patria". Ignoti [...] della musica, edito a Modena nel 1629, opera di vasta erudizione; in essa il C. mostra di possedere una conoscenza non superficiale di teorici come lo Zarlino e il Gaffurio, paragonato a Virgilio, e di musicisti come Orazio Vecchi, Sigismondo ...
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ARDITI, Luigi
Alberto Pironti
Nato a Crescentino in Piemonte il 22 luglio 1822, giovanissimo lo studio del violino. Nel 1836 entrò al conservatorio di Milano, dove fu allievo di Bernardo Ferrara, Alessandro [...] gli fu amicissimo, a quelle di R. Wagner, che lo defini uno dei nostri * per il contributo da lui dato alla conoscenza della musica wagneriana in Inghilterra. A Londra diresse, fra l'altro, diverse esecuzioni verdiane e le prime rappresentazioni in ...
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BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] , rappresentarsi alla Scala. A Milano il B. giunse il 14 apr. 1827, e, aiutato da Mercadante, vi fece la conoscenza del principe dei librettisti, il genovese Felice Roman 1, allora trentanovenne e già ben noto.
"Classicheggiante" convinto, seguace e ...
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BANDINI, Uberto
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Nacque a Rieti il 28 marzo 1860. Dopo aver terminato il liceo a Perugia, il B. si iscrisse al conservatorio di musica di Napoli, dove studiò per un anno contrappunto con lo stesso [...] presente stato della critica e dell'arte musicale in Italia,Roma 1881,uno scritto breve, ma serio, utile anche per la conoscenza e delle condizioni musicali italiane nell'ultimo quarto del sec. XIX e del credo artistico dei due giovani autori.
Nella ...
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LORENZI, Sergio
Giulio D'Amore
Nacque a Lonigo, presso Vicenza, il 21 apr. 1914 da Giuseppe e da Maria Pia Becce. Per la sua formazione musicale fu importante la figura dello zio materno, Giuseppe Becce, [...] , G. Cassadò, E. Mainardi, la violinista Pina Carmirelli, il clarinettista G. Garbarino), il L. possedeva una conoscenza vastissima del repertorio cameristico. Spesso nei suoi programmi figuravano autori del Novecento, a testimoniare una particolare ...
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CAMETTI, Alberto
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Nacque a Roma il 5 maggio 1871, da Giuseppe e da Adele Giordani. Allievo del liceo musicale di S. Cecilia, dove aveva studiato organo con Filippo Capocci e pianoforte con Andrea [...] studioso attento e scrupoloso fu quello della storiografia, musicale. La sua opera di ricerca, rivolta soprattutto alla conoscenza della vita musicale romana, testimonia infatti della sua lunga laboriosa attività svolta in questo campo ed è tuttora ...
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D'ALESSI, Giovanni
Giuseppe Radole
Nacque a Castagnole, frazione di Paese (Treviso) il 24 ag. 1884 da Angelo e Elena de Cazzari.
Entrato nel seminario vescovile di Treviso e compiuti gli studi teologici, [...] della Bibl. capitolare, in gran parte distrutti dal bombardamento aereo subito da Treviso il 7apr. 1944.
Per la conoscenza del cecilianesimo italiano ha notevole autorevolezza il più volte edito Commento illustrativo del motu proprio. Il D. si rivela ...
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FERRATA, Giuseppe
Carla Papandrea
Nacque a Gradoli (Viterbo) il 1º genn. 1865 da Paolo e Lucia Donati. Di famiglia di piccoli proprietari terrieri (cui daranno lustro Domenico Ferrata, futuro cardinale [...] come per eleganza di ritmi e per varietà e vaghezza di armonizzazione; eseguibilità non stentorea e di sicuro effetto, per conoscenza nell'autore di tutte le risorse dello strumento, pur nei passaggi di spinto virtuosismo e di ardito cromaticismo" (V ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...