BOMBOLOGNO da Bologna
Francesco Lazzari
Nacque a Bologna all'inizio del sec. XIII.
Benché nessun autore parli della famiglia cui egli apparteneva, essa è indicata con sicurezza in un documento che si [...] anzi che un fatto del genere sia totalmente da escludersi. È possibile invece che ci sia stato un rapporto di conoscenza personale. Secondo un'ipotesi del D'Amato, B. potrebbe avere incontrato S. Tommaso a Bologna, quando questi partecipò al capitolo ...
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BIANDRATA, Alfonso
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Nacque a Saluzzo, in anno imprecisato, primogenito della nobile famiglia. Uomo d'affari, viaggiava sovente anche al di là delle Alpi. Quasi contemporaneamente a suo fratello Giorgio [...] chiese" e di affrontare con molta cautela la situazione in via di sviluppo. Il governatore Ludovico Birago, venuto a conoscenza delle loro riunioni, decise, sulla base di una erronea valutazione delle informazioni ricevute, di arrestarli. Il B. venne ...
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zen Forma di buddhismo giapponese, derivata nel 12°-13° sec. dalla scuola cinese Chan. Lo z. riduce la tecnica ascetica alla sola meditazione (zen), che peraltro non deve concentrarsi su alcun oggetto, [...] ° e il 13° sec. (Liang Kai, Mu Qi). La pittura z. manifestò in seguito grande vitalità unita a una profonda ricerca di conoscenza nell’opera dei pittori della ‘scuola’ Zenga, attivi tra il 17° e il 19° secolo. Tra loro emergono Niten, noto anche come ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] ebbe fama negli studi di astronomia, collaborò con Toniolo nel campo delle scienze sociali e seguì l’idea neotomista della conoscenza come sostegno della fede33. Egli ebbe una visione limitativa della lotta al modernismo e rivendicò un pluralismo di ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] non tutti si limitano a pensare.
La filosofia di fronte al bene e al male
Tutti gli uomini tendono per natura alla conoscenza e quindi amano il sapere. Ma essi tendono anche all'azione, anzi spesso sono 'costretti' ad agire. E agire significa quasi ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] a Roma, durò dal dicembre 1728 all'aprile del 1730, conobbe alcune tappe importanti: Firenze, dove il G. rinnovò la conoscenza con Giovanni Bottari, che diverrà uno dei suoi più attivi corrispondenti; ma soprattutto Napoli dove, nel febbraio del 1729 ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] e di una Grammatica linguae Copticae (Torino 1835, 1841), opere – queste ultime – tese a mostrare l’apporto del copto alla conoscenza dell’antica lingua egiziana.
In copto Peyròn compose un carme per le nozze del futuro re Vittorio Emanuele II con ...
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GIORDANO da Giano
Luigi Canetti
Nacque intorno al 1195 nel piccolo centro di Giano (attuale Giano dell'Umbria), una cinquantina di chilometri a sud di Perugia.
La sua data di nascita si deduce sulla [...] per l'Oriente (giugno 1219), viaggio delle cui circostanze G. si mostra singolarmente edotto; lo stesso dicasi della sua conoscenza della missione dei frati in Spagna, martirizzati in Marocco nel gennaio 1220, e di quella, meno tragica ma altrettanto ...
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GIOVANNI da Celano (Iohannes de Celano)
Marco Arosio
Nacque nella città abruzzese di Celano presumibilmente nella prima metà del XIII secolo. Fu contemporaneo e confratello del più celebre francescano [...] consentire una più precisa ricostruzione cronologica: occorre stabilire modalità e circostanze secondo le quali il maestro parigino venne a conoscenza del sermone di Giovanni da Celano.
G. è citato da Angelo Clareno in una lettera scritta nel periodo ...
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BOTTURNIO (Bochturnius), Anselmo
Adriano Prosperi
Nacque nella seconda metà del sec. XV da Giacomo "de Buttaris" (cognome che egli più tardi latinizzò in "Bochturnius") di Castel Goffredo; le fonti [...] le dottrine del Pomponazzi, e il B. (che più tardi avrebbe scritto polemicamente contro di esse) ne venne probabilmente a conoscenza in questi anni. A Padova il B. fu in stretto rapporto con una singolare figura di mistico, l'eremita Bernardino ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...