LEVI, Moisè Raffael (Raffaele, Raffaello)
Italo Farnetani
Primo dei quattro figli di Giuseppe Isach, un negoziante appartenente a una ricca famiglia triestina, e di Dolcetta Namias, proveniente da un'agiata [...] applicate, il L. fu assertore dell'esigenza, per una sana pratica medico-terapeutica, del possesso di salde conoscenze scientifiche basate su fatti accertati e su osservazioni sperimentali e critiche. Nel 1865, incaricato dalla Giunta sanitaria ...
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GIOVANARDI, Eugenio
Stefano Arieti
Nacque da Antonio e da Rosa Vecchi a San Faustino, località allora non ancora inglobata nella città di Modena, il 19 giugno 1820. A Modena completò l'istruzione classica [...] quali forniva ogni volta un'accurata descrizione tentandone l'interpretazione morfologica e funzionale alla luce delle conoscenze dell'anatomia comparata e della storia dello sviluppo, considerandone sempre le possibili conseguenze cliniche e medico ...
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GIANNINI, Giuseppe (Alessandro Giuseppe)
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 10 febbr. 1774 a Parabiago, presso Milano, in una agiata e numerosa famiglia, da Michele, "cittadino ingegnere" (come egli stesso [...] si sforzavano allora di soddisfare l'esigenza di riunire in un insieme teorico, razionale e compiuto, le conoscenze anatomo-funzionali e fisico-chimiche al fine di elaborare principî generali di ordine fisio-patologico e terapeutico. Inserendosi ...
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CONFIENZA, Pantaleone (Pantaleo de Confluentia, Pantaleo medicus)
Federico Di Trocchio
Ignoriamo la data esatta di nascita di questo medico vercellese attivo nella seconda metà del sec. XV.
Si è ritenuto [...] in Inghilterra e in Svizzera. Nel corso di questi viaggi, di cui ignoriamo, allo stato attuale delle nostre conoscenze, gli esatti termini cronologici, aveva approfondito le sue cognizioni scientifiche, e maturato utili esperienze professionali, che ...
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CARBONAI, Ferdinando
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Nacque a Livorno il 3 luglio 1805 da Francesco e da Angela Del Buono, e compì i primi studi a Prato e a Firenze. Dopo essersi laureato in medicina a Pisa, viaggiò molto, in Europa [...] più nel perfezionamento dei metodi di contentone e di riduzione delle fratture che non in reali ampliamenti delle conoscenze, furono soprattutto determinati dai problemi sempre più complessi prospettati dalla chirurgia di guerra. Verso la fine del ...
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BUSINCO, Armando
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Nacque a Jerzu (Nuoro) l'11 giugno 1886 da Nicolò e da Rosa Corgiolu, e si laureò in medicina e chirurgia a Cagliari nel 1912. Dedicatosi allo studio dell'anatomia patologica sotto [...] in collab. con A. Severi, in Riv. dibiologia, XI [1929], pp. 331-59), che costituirono la messa a punto delle conoscenze sull'argomento, mirabile per completezza e organicità, ove era già possibile cogliere le premesse dell'evoluzione del concetto di ...
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ATTI, Giuseppe
Mario Crespi
Nato a Bologna il 1° febbr. 1753, da Matteo e Anna Sanuti, si dedicò dapprima agli studi di filosofia, avendo maestro Giuseppe Vogli, poi a quelli di medicina, sotto la guida [...] che venne successivamente adottato da G. Nessi, nel 1789, nelle sue Chirurgiche Istituzioni. L'A. dimostrò vaste conoscenze e indiscutibile abilità tecnica nei vari rami della chirurgia: esortò i chirurghi a intervenire tempestivamente nelle fratture ...
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Olfatto
Aldo Fasolo
L’importanza di percepire gli odori
Nel naso è posto un organo di senso di cui non si parla spesso: l’olfatto, sinonimo di odorato. Le sue cellule nervose segnalano al cervello la [...] nei bulbi olfattivi e negli altri centri nervosi dove viene rielaborata l’informazione riguardante gli odori.
Tutte le conoscenze attuali indicano che esistono recettori, molecole ‘sentinella’ poste sulle membrane delle ciglia olfattive in grado di ...
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Biologia
Processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di cellule, individui o geni, tutti identici fra loro (cloni). Nel caso della riproduzione asessuale (agamica o vegetativa) degli organismi, [...] della tecnologia del DNA ricombinante e l’uso di una strategia detta c. funzionale, che si basa sulla conoscenza della struttura biochimica della proteina interessata e sull’impiego di tale proteina come mezzo per isolare il gene corrispondente ...
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In medicina, il termine d. indica il complesso di atti − sia conoscitivi che valutativi − necessari a pervenire alla diagnosi, ossia a identificare il quadro clinico presentato da un paziente con una o [...] : il primo, del tutto teorico, è quello della spiegazione di tutti i fenomeni rilevati nel paziente: è il livello di conoscenza cui tende la ricerca scientifica in generale e a cui dovrebbe tendere, quindi, anche la medicina, qualora non fosse una ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...