Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] della nostra specie (Teorica del sovrannaturale, a cura di A. Cortese, 2° vol., 1970, p. 13).
Ma, precisa, la conoscenza umana può applicarsi sia ai fenomeni sensibili, che egli chiama «fatti» e che comprendono anche i cosiddetti «interessi materiali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Sarpi
Adriano Prosperi
L’opera di Paolo Sarpi come storico e come politico rappresentò il più alto contributo intellettuale italiano dell’età della Controriforma offerto alla riflessione europea [...] a Campanella.
Le tracce di questa rapida e intensa maturazione mostrano una personalità complessa, impegnata in un bilancio dello stato delle conoscenze, in primo luogo sul modo in cui si apprende e si conosce la realtà e si creano e si governano le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] , o sulla base di considerazioni lessicali o linguistiche, per poi disegnare un quadro d’insieme che metteva in crisi le conoscenze acquisite. Ricostruiva secoli di storia della città e mostrava «l’utilità e l’esempio, col quale si può rimediar ...
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Ippiatria
RRiccardo Gualdo
La cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale già in età carolingia, e soprattutto dal sec. XII in poi il cavallo simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca [...] tocca argomenti di veterinaria e ippiatria e che, nel capitolo De falconibus, forse più antico, rinvia esplicitamente alle conoscenze sulla materia sviluppate presso la corte federiciana.
Indiscutibili sono il rilievo e la fortuna dell'opera di Ruffo ...
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GUALDO PRIORATO, Galeazzo
Giuseppe Gullino
Nacque a Vicenza il 23 luglio 1606 da Niccolò, conte di Comazzo, e Antonia Roma. Il mestiere delle armi era tradizionale in famiglia, per cui, appena quindicenne, [...] dimostrato di essere qualcosa di più di un coraggioso soldato; sapeva trattare con gli uomini, disponeva di mezzi e conoscenze adeguate, era in possesso di una buona cultura e di apprezzabili qualità diplomatiche. Il contatto con gli emissari svedesi ...
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FAINA, Eugenio
Carlo Travaglini
Nacque a San Venanzo (Terni) il 2 apr. 1846 da Claudio (conte di Civitella dei Conti dal 1852) e dalla pittrice Giuseppina Anselmi, torinese. Crebbe a San Venanzo nella [...] è nella professione nostra maggiore che nelle altre" (La tenuta di San Venanzo..., p. 7). Un sapere inteso non come conoscenza delle sole tecniche agrarie, ma assai più ricco ed ampio. "Le Scuole di agricoltura in Italia - osservò il F. - ... sono ...
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GHIGLIANOVICH, Roberto
Rita Tolomeo
Nacque a Zara il 17 luglio 1863 da Giacomo, avvocato e deputato alla Dieta provinciale di Dalmazia per il partito autonomista dalmata, e da Luisa Africh.
Cresciuto [...] e, dall'ottobre 1915, messo a disposizione dell'Ufficio di stato maggiore della Marina, interessata a valersi delle sue conoscenze di luoghi e problemi dalmati.
Già sul finire del 1914 aveva indicato, in una lettera al ministro degli Esteri S ...
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Le invasioni barbariche
Paolo Delogu
Con la nozione di invasioni barbariche si designa l’ingresso di popoli provenienti dalla Germania e dall’Europa centro-orientale all’interno dei territori dell’impero [...] organici e funzionali, che vennero descritti sulla base delle testimonianze antiche, rilette anche alla luce delle conoscenze etnografiche moderne. Pur nella deprecazione del collasso della civiltà antica, il nuovo atteggiamento culturale consentiva ...
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LUCIANI, Tommaso
Rita Tolomeo
Nacque ad Albona d'Istria il 7 marzo 1818 da Vittorio, avvocato, e da Lucia Manzoni.
Dopo la morte del padre (1834), la madre ne affidò l'educazione al maestro Antonio [...] chiedendo anche di essere imbarcato su una nave da guerra per poter mettere al servizio della Marina le sue vaste conoscenze. La notizia della sconfitta di Lissa lo raggiunse a Bologna mentre stava per raggiungere il quartier generale, incaricato di ...
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LINATI, Claudio
Luisella Brunazzi Menoni
Nacque a Parma il 1° febbr. 1790 dal conte Filippo e da Emanuella dei conti Cogorani, che morì dandolo alla luce. Per la sua formazione umanistica, più che il [...] commercio degli schiavi, l'educazione nei paesi dell'America Latina, la libertà di pensiero, mettendo a frutto esperienze e conoscenze acquisite nel Vecchio e Nuovo Mondo.
Il soggiorno in Belgio, terra di emigrazione politica, permise al L., cui pure ...
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conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...