Storiografia etico-politica
Girolamo Imbruglia
Storiografia etico-politica è la formula – tra le molte crociane – che ha avuto forse il maggior successo. Formula potente, condensa in modo apparentemente [...] «s è p», e segnava il passaggio dalla coscienza all’autocoscienza, dall’immagine al concetto (p. 257). Era «l’atto conoscitivo», per il quale il giudizio pratico coincide con il giudizio storico (Filosofia della pratica, cit., p. 75), perché è il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È lo scrittore statunitense Edgar Allan Poe a impostare lo schema tradizionale del [...] (l’irruzione di un evento perturbatore, il delitto, è risolto attraverso una soluzione razionale che ristabilisce l’ordine conoscitivo) e quello etico (la punizione del colpevole) sono ripresi e sfruttati appieno nel clima positivista di fine ...
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Bisogno
Lucio Pinkus
In un'accezione molto generale, con bisogno si designa il senso di una mancanza, accompagnata dallo sforzo di porvi rimedio. Questa definizione rinvia, da un lato, alle origini [...] di risposta. Per queste ragioni ogni ipotesi di differenziazione o categorizzazione va assunta come un semplice strumento conoscitivo, sempre provvisorio, in quanto il bisogno, allo stato attuale delle conoscenze, proprio a causa della sua ...
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TADDEO da Parma
Valeria Sorge
TADDEO da Parma. – Originario di Parma, non è nota la data di nascita, collocabile alla fine del XIII secolo.
I dati biografici sono molto scarsi; le uniche notizie sono [...] sul De anima aristotelico, è evidente una consapevole problematizzazione del ruolo della sensazione nel processo conoscitivo. Taddeo evidenzia infatti la possibilità che, accanto alla passività del senso, sussista, complementarmente, un ‘livello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della poesia inglese della prima metà del Seicento, accanto a Shakespeare [...] straordinari di straniamento, attraverso l’uso del wit, che per molti di essi costituisce un vero e proprio strumento conoscitivo e solo in un secondo tempo diventa veicolo di semplice arguzia verbale.
La poesia metafisica diviene così un’indagine ...
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D'ACQUISTO, Benedetto (al secolo Raffaele)
Roberto Grita
Nacque a Monreale (Palermo) il 1° febbr. 1790 da Niccolò, calzolaio, e da Maria Di Meo. Manifestò sin da giovanissimo grande passione per lo studio [...] idee di rapporto che forniscono la possibilità di formulare giudizi e ragionamenti.
Egli considera dunque il processo conoscitivo, in cui la coscienza riconosce la propria esistenza, nella sua concretezza dell'atto unitario della percezione sensibile ...
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PICCOLOMINI, Francesco
Laura Carotti
PICCOLOMINI, Francesco. – Nacque a Siena il 25 gennaio 1523, da Niccolò, dottore in diritto civile e canonico, ed Emilia Saracini. Laureatosi nello Studio senese [...] umana e animale, per esempio, egli mostra, citando a suo sostegno anche Giamblico, come la fantasia, livello conoscitivo proprio sia degli uomini sia delle bestie, costituisca un grado inferiore della sfera spirituale, facendo uso, in modo ...
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Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] ‒ non è, come nel Futurismo italiano, pura e semplice apologia della macchina, ma si giustifica a partire da un principio conoscitivo: il Kinoglaz può far vedere l'invisibile, può cioè mettere in forma la rete di rapporti che collega le cose nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della fisica del XVIII secolo è assai complessa e articolata e non rappresenta [...] ricerca inaugurata nel Seicento da Francis Bacon, sostenitore del ruolo di analogie e generalizzazioni all’interno del processo conoscitivo delle discipline sperimentali. In questo senso è possibile affermare che il Newton dell’ Ottica è un filosofo ...
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bello e bellezza
Giuseppe Di Giacomo
Un dono inafferrabile
Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza [...] ' e che non è riconducibile a un concetto preciso. Per i Romantici, invece, la bellezza assume un valore 'conoscitivo': attraverso la contemplazione dell'opera d'arte, infatti, possiamo raggiungere la verità.
Tra la seconda metà dell'Ottocento e ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...