Orientamenti dell’etica
Eugenio Lecaldano
Le problematiche principali
La comprensione della natura dell’etica agli inizi del 21° sec., come del resto nelle epoche precedenti, è fortemente dipendente [...] dipendente dalla volontà di trovare nella mente umana dei contenuti intuitivi come quelli che operano a livello linguistico e conoscitivo anche per la morale e l’azione.
La maggior parte delle rielaborazioni del soggetto morale avanzate nel 21° sec ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] come un elemento secondario rispetto alle regole strutturali del testo, il D., sempre secondo la logica del valore conoscitivo della parola poetica e dell'alta funzione pedagogica del poeta stesso, affermava che le sentenze sono la struttura portante ...
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Gli sviluppi della scuola di Gentile: da Armando Carlini a Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
La prima generazione attualista
Dopo aver insegnato in diversi licei italiani, nell’ottobre 1906 Giovanni Gentile [...] accogliendo la distinzione fra logo astratto e logo concreto che, a suo giudizio, implicava una svalutazione del significato conoscitivo delle scienze. Se con la parola astrazione s’intende il genere, e cioè qualcosa di intermedio che si contrappone ...
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musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] , D. ha assorbito le convinzioni del suo tempo, senza innovarle nella sostanza, ma trasportandole, dal puro livello conoscitivo, a esperienza personale, a sensazione profondamente rivissuta: in altri termini, a emozione di arte, e questa volta ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'area slava. La Polonia
Stanislaw Tabaczynski
La polonia
Polska è il nome del Paese dei Polani, poi della Grande Polonia [...] e in particolare dei mercati locali i reperti monetari costituiscono però una base documentaria di un indiscutibile valore conoscitivo. La struttura dei ritrovamenti monetari presi nel loro insieme può essere concepita, se ben identificata, come una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Muovendo dalla controversia sull’uso dell’aristotelismo come base per l’insegnamento [...] i modisti assumono l’ideale della scienza aristotelica (universale e a priori) come fulcro per una ridefinizione dello statuto conoscitivo della grammatica. Non estranei alla dottrina di Giovanni Duns Scoto, tra i maestri modisti (grammatici e logici ...
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GIOACCHINO da Fiore
Raniero Orioli
Nacque a Celico, presso Cosenza, sesto di otto fratelli, tra il 1130 e il 1135 da Gemma e Mauro, tabellio e forse publicus notarius di Sanzio, arcivescovo di Cosenza.
Le [...] sarà invece patrimonio informante dell'età dello Spirito. Tale intellectus o intelligentia non è mai inteso come puro strumento conoscitivo, ma come "condizione" (status), cioè come patrimonio informante di sé un'intera età, che, a sua volta, per le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La mente e il corpo
Raffaella Grasso* e Giulia Mingucci**
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ambivalenza dell’uso omerico del termine [...] qui: corpo e anima, l’uno esterno, l’altro interiore (…) quello interiore è migliore”” (Confessioni X 6,9).
Nel percorso conoscitivo che lega il mondo esterno a quello mentale, quello dell’anima e dell’uomo interiore, l’uomo diviene consapevole di ...
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PIZZORNO, Alessandro
Gian Primo Cella
Nacque a Trieste il 13 luglio 1924, figlio di Giuseppe Pizzorno (di origine sarda) e di Maria Filiberta Colombini (di origine trentina). Il padre, militare di [...] in due tipi, le «lotte per il contratto» e le «lotte per il riconoscimento» (p. 200). Nel vortice conoscitivo che sempre lo caratterizzò, suggerì che la spiegazione delle prime poteva essere condotta risalendo fino a Hobbes, la seconda ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] aperto da Hume e dagli altri filosofi dell'empirismo inglese. Il giudizio di gusto, osserva Kant, non è un giudizio conoscitivo, ossia logico: ciò significa che se il suo fondamento non può essere che soggettivo, esso è comunque qualcosa di più ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...