L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] può affatto giungere a comprendere la natura delle cose" (ibidem, pp. 368-369). Il problema sta nel conciliare il bisogno conoscitivo di spiegazioni 'meccaniche' con l'esistenza di fenomeni che non sembrano al presente, e forse neanche per il futuro ...
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Petrarca, Francesco
Michele Feo
La generazione di D. era poco oltre il mezzo del cammino della vita quando vide la luce il P. (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà, 19 luglio 1374). Il padre dell'Umanesimo [...] a configurarsi come la prosecuzione di un'esperienza classica, il frutto dell'assunzione in sede poetica di un metodo conoscitivo antico, quello del viaggio dall'errore alla verità. Occorre, però, fare due ordini di considerazioni: 1) Il viaggio di ...
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Gene
Guido Modiano
Gene viene dal tedesco Gen, termine coniato, nel 1909, dal botanico e genetista danese W.L. Johannsen, che lo trasse dal tema greco di γένεσις, "origine, generazione". Le definizioni [...] , cioè nello stesso senso in cui fluisce effettivamente l'informazione nella sintesi proteica. Dato che per decenni l'iter conoscitivo della genetica ha proceduto a ritroso, si è dato spesso a questo tipo di approccio il nome di reverse genetics ...
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Marco Bussagli
Frontiere dell’arte
«Un giorno gli artisti lavoreranno con i condensatori, le resistenze, i semiconduttori come oggi lavorano con i pennelli, i violini e i materiali vari» (Nam June Paik)
Una [...] ’informazione e della comunicazione in grado di collegare i principi e le strutture organizzative di ogni campo conoscitivo. Introducendo una nozione come quella di feedback e un modello processuale interattivo, estensibile agli ambienti sociali e ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
Caratteri generali
di Rodolfo Fattovich
L'architettura africana presenta una grande varietà di forme, che [...] più con materiali deperibili (terra, legno) e che raramente utilizza basamenti o fondazioni interrate, è un percorso conoscitivo che si affida a tenui tracce materiali, alla tradizione orale e alla persistenza dei modelli. Microambiente costruito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica tra scienza e tecnologia
Luigi Cerruti
La storia della chimica non può mai essere una storia puramente disciplinare, perché è continuamente – e fittamente – legata allo sviluppo dell’industria [...] delle olefine. Nel 1953 Ziegler ottenne la sintesi del polietilene in condizioni eccezionalmente favorevoli. Con uno scarto conoscitivo che risultò vincente, Natta spostò l’attenzione del suo gruppo sulla polimerizzazione del propilene. In realtà la ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] ogni attributo proprio della realtà finita; in tutti i casi, protagonista è sempre la ragione nelle sue varie possibilità conoscitive (Boezio, De Trinitate, VI; Philosophiae consolatio, V, 5, 11-12; Maioli 1978).
Come si può vedere, i problemi posti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] essere definita una «teoria generale della politica». Caratteristiche principali di questo indirizzo di ricerca sono il suo fine conoscitivo (e non normativo) e il suo metodo ricostruttivo, attraverso cui le categorie del pensiero politico vengono ...
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Filosofia della pratica
Marcello Mustè
La Filosofia della pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofia della pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] la genesi dell’errore teoretico, come un’azione utilitaria capace di simulare, imitare, manipolare, il precedente atto conoscitivo, attraverso un abuso della comunicazione: affinché l’errore sorga, «deve intervenire qualcosa di estraneo allo spirito ...
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Narratori italiani e scrittura dell’estremo
Daniele Giglioli
Letteratura e realtà: un rapporto in crisi
Che cos’è la scrittura dell’estremo? Non uno stile, non un genere, non una poetica, non una scuola [...] o il documentario vanno bene, purché famosi, ‘mitici’, già coperti di gloria.
Analogo indebitamento, sul versante intellettuale, conoscitivo, questa letteratura ha contratto, più che con la sociologia e la psicologia in senso stretto, con la patina ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...