sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] stesso modo in cui le cose sono unite (o non unite) nella realtà. In altre accezioni s. denota una modalità conoscitiva fondamentale contrapposta all’analisi (➔); in questo senso è il metodo che va dal semplice, cioè gli elementi, al complesso, cioè ...
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Fisico, matematico e filosofo francese (Parigi 1717 - ivi 1783). Amico di Voltaire e Diderot, collaborò all'Enciclopedia, di cui redasse il Discorso preliminare (1751), vero e proprio sommario dell'enciclopedismo [...] vita dell'uomo e ne spiega la storia. Per la loro utilità pratica (quasi immediata) e non per il loro assoluto carattere conoscitivo (ché anzi la stessa matematica non è che "una serie di traduzioni più o meno differenti o più o meno complicate della ...
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(XIII, p. 490; App. IV, I, p. 642)
Scienze dell'educazione. - Con questa denominazione si designano le discipline appartenenti a vari settori delle scienze filosofiche, storiche, antropologiche, sociologiche, [...] di antropologia pedagogica ed E. Claparède proponeva di distinguere due parti o momenti della scienza pedagogica, uno conoscitivo o pedagnostico e uno d'intervento o pedotecnico. Va subito detto che quasi nessuna di queste proposte terminologiche ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] il costante avvicinarsi dei contrari a quella coincidenza che non si dà mai nella sua purezza sul piano fisico e sul piano conoscitivo, ma è il criterio per interpretare la Natura, così come quel mondo umano che da essa scaturisce, senza esaurirsi in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Girolamo Fracastoro
Francesca Maria Crasta
Girolamo Fracastoro, nella cui visione si fondono tradizione aristotelica, suggestioni lucreziane e neoplatoniche, si colloca al centro della scena intellettuale [...] i sensi e la ragione. La cognizione dell’universale risulta opera dell’intelletto ed è momento conclusivo di un processo conoscitivo che non si ferma all’acquisizione ancora confusa delle species sensibili, ma amplia le sue operazioni attraverso le ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] osservare che l'accostamento poneva il problema delle tecniche della verificazione all'interno dei vari livelli del linguaggio conoscitivo: dal finguaggio quotidiano a quello delle scienze empiriche. Tema però che è al di là del pragmatismo teorico ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] et les modernes di B. de Fontenelle (1688).
Con l’Illuminismo si ha l’estensione del concetto di p. dall’ambito conoscitivo a quello etico e sociale: il p. realizzato nell’ambito scientifico e filosofico deve estendersi anche all’organizzazione della ...
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Filosofo (Nola 1548 - Roma 1600). Filippo della famiglia dei Bruni, assunse il nome di Giordano entrando a 17 anni nel convento di S. Domenico a Napoli. Sospettato di eresia, riparò a Roma (1576), di qui, [...] all'uno è iniziativa e conquista, rottura delle leggi del fato, "impeto razionale", "eroico furore", in cui l'atto conoscitivo è anche atto di libertà, superamento della "natura". ▭ Anche nel campo letterario egli è tra coloro che preannunciano, nell ...
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Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte [...] in quanto l'intelletto possibile è più o meno "preparato" a ricevere l'illuminazione dell'intelletto agente); al vertice del processo conoscitivo - per una più intima congiunzione dell'intelletto umano con il dator formarum e poi più su con le altre ...
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Hume, David
Stefano De Luca
Antimetafisico e scettico
David Hume è una delle figure più affascinanti e complesse della filosofia moderna. Ragionatore di straordinaria acutezza ‒ al punto che un grande [...] guida istintiva, paragonabile per efficacia all'istinto degli animali.
L'analisi della conoscenza
Nell'affrontare il problema conoscitivo Hume, come già Cartesio e Locke, parte dalle rappresentazioni presenti nella mente umana. Egli, però, non parla ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...