Certo, quando indica la quantità di concrete conoscenze di cui si fa o si può fare esperienza. Un esempio: «I saperi costituenti il patrimonio conoscitivo individuale e collettivo sono soggetti, oggi, [...] a continue trasformazioni che incidono sia sui l ...
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conoscitivo
(ant. cognoscitivo) agg. [der. di conoscere]. – 1. Proprio del conoscere, che concerne la conoscenza: la virtù c.; l’atto c.; la facoltà c. dell’uomo è limitata. 2. Che tende a conoscere, ad acquisire la conoscenza di determinati...
hearing
〈hìëriṅ〉 s. ingl. [propr. «audizione, ascolto», der. di (to) hear «ascoltare»], usato in ital. al masch. – Termine di uso com. nel linguaggio polit. e parlamentare come equivalente dell’ital. indagine conoscitiva (v. conoscitivo),...
pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati dalla radice pra-mā- («misurare») come...
jnana
jñāna
Nell’epistemologia indiana, indica un singolo episodio conoscitivo, una cognizione, a prescindere dal suo essere corretta o no. In tal senso, si differenzia da pramāṇa, che indica invece la conoscenza valida. J. può perciò includere...