FABBRI, Paolo
Giuseppe Sircana
Nacque a Conselice, in provincia di Ravenna, il 26 ag. 1889 da Carlo e da Maria Gandolfi. Di famiglia contadina il F. intraprese il lavoro nei campi non appena ebbe ultimata [...] all'impegno politico e sindacale e nel 1919 si iscrisse al Partito socialista italiano e divenne consigliere comunale a Conselice. Si trasferì quindi a Molinella, dove era già stato chiamato ad assumere la carica di segretario del locale Sindacato ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Conselice, in provincia di Ravenna, il 21 febbr. 1888 da Luigi e da Maria Tabanelli. Ancora giovanissimo cominciò a lavorare come bracciante agricolo ed altrettanto [...] precocemente iniziò la militanza politica e sindacale come organizzatore del movimento contadino. Nel 1908 si iscrisse al Partito socialista italiano e assunse i primi incarichi di responsabilità nel settore ...
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BERGOMOZZI, Giovanni
Antonio Rotondò
Membro di una cospicua famiglia di Conselice, nel contado di Rovigo, trasferitasi a Modena agli inizi del sec. XVI, è detto "maior annis viginti" in un atto notarile [...] del 1522.
Datosi all'esercizio della mercatura e del cambio, accumulò in breve tempo una notevole fortuna - La lettura del Sommario della Sacra Scrittura e dei Trattato utilissimo del beneficio di Gesù ...
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ROMAGNOLI, Luciano
Francesco Giasi
– Nacque il 9 marzo 1924 a Campotto, frazione di Argenta (Ferrara), da Nino e da Lea Carnevali.
Ricevette la prima educazione politica dalla famiglia materna, originaria [...] al socialista Giuseppe Bentivogli, tra i più noti e autorevoli dirigenti del movimento contadino molinellese.
Arrestato a Conselice il 6 dicembre 1943, su pressione del padre accettò di presentarsi alla chiamata alle armi bandita dalla Repubblica ...
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GIOVANNI da Barbiano
Enrico Angiolini
Nacque da un Raniero appartenente a quel ramo della famiglia dei conti di Cunio che si era trasferito a Barbiano, presso Cotignola (Ravenna), dopo la distruzione [...] passare per quello di Azzo. G. si fece consegnare con l'inganno la cifra pattuita e le piazze di Lugo e di Conselice senza colpo ferire: Lugo sarebbe quindi rimasta ai discendenti dei da Barbiano fino al 1436, anche dopo la rapida fine delle fortune ...
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BENNONE (Benno, Bennus, Beno, Benone, Benus)
Paola Supino
Poco sappiamo circa l'origine di questo vescovo di Imola del sec. XII.
L'Ughelli (col. 624) e il Gavanti (p. 24) affermano erroneamente, rifacendosi [...] la giustizia ed esigere i tributi a Imola e a Castello d'Imola, nonché del pieno dominio sul porto di Conselice e su numerosi castelli, pievi e abbazie delle vicinanze. Sembra che con questo privilegio il papa restituisse alla Chiesa imolese ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] , mutata strategia, il Consiglio di reggenza tentò la strada dell'intesa segreta con il conte di Barbiano, offrendogli i castelli di Lugo e Conselice e in Più 30.000 ducati d'oro in cambio della testa di Azzo. Il conte accettò, poi si accordò con il ...
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CASTELLINI (Pozzi, da Pozzo, da Pontremoli), Giovan Luca
Tiziano Ascari
Nacque a Pontremoli (Massa Carrara) intorno all’anno 1445.
Alcuni storici, come il Muratori, gli attribuiscono il cognome di Castellini; [...] lezere una letione” che agli affari politici. Nel 1487 lo mandò in Romagna per la definizione dei confini dei Comuni di Conselice, Massalombarda ed Imola. Nel 1491 lo mandò a Roma per ottenere da Innocenzo VIII, oltre ad alcune grazie minori, che il ...
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BARBIANO, Ludovico da (Ludovico da Zagonara)
Ingeborg Walter
Presunto secondogenito del famoso condottiero Alberico da Barbiano e di Beatrice da Polenta: senza che questa supposizione venga confermata [...] e al conte Manfredo da Barbiano. Tuttavia nel 1408 il B., d'accordo con il cardinal legato, s'impadronì di Lugo, Conselice e Sant'Agata, escludendo il conte Manfredo dall'amministrazione di queste terre. Il 4 ottobre di quest'anno infine, sempre per ...
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ALIDOSI, Roderigo
Gaspare De Caro
Nacque probabilmente in Firenze intorno al 1545 da Elena di Rodrigo de Mendoza e da Ciro, signore di Castel del Rio e gentiluomo della corte medicea. Anche l'A. visse [...] sua assenza i banditi senza denunziarli e la "grazia" concessa dalla moglie dell'A. a Dionisio della Valle da Conselice, condannato a morte dalle autorità pontificie, spinsero queste a intervenire decisamente per togliere la signoria agli Alidosi e ...
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