Musicista italiano (Parma 1880 - Roma 1968). Si formò a Parma ed esordì nel 1908 con le musiche di scena per La nave di G. D'Annunzio. Fin dai primi anni di attività operò nella direzione di un rinnovamento [...] , su testo di G. D'Annunzio), Debora e Jaele (1922) su testo proprio. Molto vasta anche la produzione sinfonica e cameristica.
Vita
Studiò al conservatorio di Parma con T. Righi e G. Tebaldini. Nel 1909 fu nominato prof. di armonia e contrappunto al ...
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Musicista italiano (Cerignola 1808 - Milano 1878). Compositore di opere teatrali e professore di canto al conservatorio di Milano, pubblicò un fortunatissimo Metodo completo per la divisione. ...
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BRAMBILLA, Paolo
Clara Gabanizza
Nato a Milano nel 1786, compì gli studi musicali al conservatorio di Napoli. Si dedicò alla composizione, scrivendo opere e numerosi balletti, per i quali spesso si [...] valse della collaborazione del coreografo S. Viganò, che ebbe un'influenza determinante sul suo stile. Come operista, esordì con L'apparenza inganna o sia il portantino, composta su libretto di F. Marconi ...
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Musicista italiano (Napoli 1900 - Roma 1974). Ha studiato con C. De Nardis e A. Savasta al conservatorio di Napoli, dove dal 1941 ha insegnato armonia e contrappunto, poi composizione. Dal 1961 al 1970 [...] ha insegnato composizione al conservatorio di S. Cecilia in Roma. È autore di musiche teatrali e orchestrali. ...
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Violoncellista (Roma 1894 - ivi 1964); allievo di F. Serato, cui poi successe nella cattedra al conservatorio di Bologna (1920). Svolse un'intensa attività concertistica in Italia e all'estero. ...
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Fisico (Langres 1841 - Fixin, Digione, 1923), prof. nell'univ. di Lione (1883), poi (1892) al Conservatorio nazionale di arti e mestieri di Parigi. Si occupò principalmente di questioni di acustica e di [...] fotometria ...
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Musicista italiano (Venezia 1882 - Treviso 1973). Insieme a I. Pizzetti, O. Respighi e A. Casella, M. fece parte della generazione di musicisti che, in reazione al predominio assoluto del melodramma, contribuirono [...] musiche, filiazione italiana della Società internazionale di musica contemporanea (SIMC). Titolare del corso di alta composizione al conservatorio di Parma (1921-23) e di quello di perfezionamento nella stessa disciplina a Venezia (1932-40), tenne ...
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Musicista belga (Bruxelles 1841 - Saint-Jean-Cap-Ferrat 1924). Fu curatore del museo organologico del conservatorio di Bruxelles e direttore della fabbrica di strumenti a fiato fondata dal padre. Si dedicò [...] alla storia e alla teorica dell'armonia e degli strumenti ...
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Musicista (Grodkowice 1837 - Cracovia 1921). Studiò a Praga e a Parigi e fu direttore del conservatorio di Cracovia. Scrisse le opere teatrali Konrad Wallenrod (1885), Goplana (1886), Janek (1900), e inoltre [...] messe, mottetti, cantate, composizioni sinfoniche e da camera ...
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Musicista americano (Lowell, Massachusetts, 1864 - Boston 1931). Studiò a Boston e a Lipsia; direttore del conservatorio di Boston, organizzò e diresse numerosi festival. Fu buon compositore di musica [...] vocale-strumentale e strumentale. Le sue composizioni, pur influenzate dalla tradizione neoromantica tedesca, contribuirono a formare uno stile nazionale statunitense ...
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conservatorio2
conservatòrio2 s. m. [der. di conservare]. – 1. a. Istituto di istruzione per fanciulle, generalmente tenuto da monache; educandato. b. ant. Luogo di ricovero per poveri, spec. donne e fanciulli. 2. Istituto di istruzione musicale...