Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Conformismo
Pier Paolo Portinaro
Definizione del concetto
Per conformismo s'intende ogni modalità di condotta che, per effetto di una pressione sociale esercitata dalla collettività o da gruppi in essa [...] su cui più fortemente Le Bon richiama l'attenzione. Anche William Graham Sumner, studiando i costumi di gruppo, analizza il "conservatorismo delle masse" che "ha origine dall'inerzia" (v. Sumner, 1906; tr. it., p. 53). Assumendo l'imitazione a legge ...
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Wayne, John
Fabio Troncarelli
Nome d'arte di Marion Michael Morrison, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Winterset (Iowa) il 26 maggio 1907 e morto a Los Angeles l'11 giugno 1979. [...] caratterizzazioni l'interprete fu nettamente superiore al divo. Le posizioni politiche di W., ispirate al più deciso conservatorismo e alla difesa degli ideali tradizionali degli Stati Uniti, contribuirono ad amplificarne la fama, anche in modo ...
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CODRONCHI, Giovan Battista
Carlo Colombero
Nacque a Imola il 27 ag. 1547 da Alessandro e Camilla Maltachetti. Compì i primi studi nella città natale, poi si recò a Bologna a studiare medicina, laureandosi [...] anche qui si tratta pur sempre di un medico generico che si occupa di questioni legali.
Nonostante il suo già accennato conservatorismo metodologico, i lavori del C. contribuirono ad aprire nuovi campi di ricerca, oltre a quello della medicina legale ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] si concluse pertanto in modo positivo e duraturo per il ripensamento ideologico compiuto dai conservatori (neotorismo o conservatorismo illuminato). Il nuovo governo conservatore ridusse il programma di riarmo laburista e le importazioni, e attuò ...
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GOLICYN (pron. galìzzyn)
Antonij Vasilievic FLOROVSKIJ
Giorgio VERNADSKIJ
Famiglia principesca russa, discendente dal principe lituano Gedimino. Grande è l'importanza che questa famiglia, ricca e numerosa, [...] ; conoscitore di parecchie lingue, fra cui il latino e il greco, aveva una ricca biblioteca; contrario al conservatorismo che nel campo della cultura predominava a Mosca, G., subendo l'influenza della cultura polacco-cattolica, stimava necessario ...
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Drammaturgo inglese, nato a Birmingham (Warwickshire) il 26 febbraio 1948. Ha compiuto gli studi all'Oundle School (1961-65) e all'università di Manchester (1966-69), ove è divenuto Bachelor of Arts in [...] preoccupante fenomeno e proclama l'assoluta necessità di bloccarlo prima che si allarghi facendo presa sul malessere e il conservatorismo dei ceti meno abbienti. Il suo attacco alla grande finanza, agli industriali e alle connivenze di vari settori ...
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GALLARATI SCOTTI, Tommaso Fulco
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 nov. 1878 dal duca Gian Carlo e da Luisa Melzi d'Eril. Compì gli studi medi presso l'istituto Boselli e il libero liceo A. Manzoni. [...] e In cammino. Su queste riviste e su La Rassegna nazionale - della quale condivideva il riformismo religioso ma non il conservatorismo politico - il G. pubblicò i primi scritti: Don Lorenzo Perosi (1899), Mons. John Ireland (1899), Per la storia del ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] cause e insieme uno degli obiettivi principali della violenta reazione di stampo illuminista che si scatenò contro il conservatorismo fiorentinistico e cruscante nella seconda metà del Settecento e che ebbe come protagonisti, oltre al gruppo del ...
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Discorso sul metodo
(Discours de la méthode pour bien conduire sa raison et chercher la vérité dans les sciences) Scritto anteposto da R. Descartes ai tre Saggi pubblicati a Leida nel 1637 (La dioptrique, [...] , in attesa di quella definitiva, consenta di attendere ai comportamenti pratici; Descartes propone tre «massime», improntate a un conservatorismo stoicheggiante: obbedire alle leggi e ai costumi (anche religiosi) del paese in cui si è nati o ci si ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] della lotta politica inglese, che portò da un lato alla nascita del Partito Laburista e dall'altro a un conservatorismo che tradusse la diffidenza liberale verso la democrazia in una reazione spaventata davanti all'avanzare delle masse, nemiche della ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.