DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] lettura tutta ideologica, volta a trovare in essi la conferma in re politica del "moralismo", "astrattismo" e "conservatorismo" del suo liberalismo, così da negare ad esso qualsiasi validità, laddove questa veniva invece riconosciuta a pieno titolo ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] e Calogero, ma le Precisazioni che ne scaturirono (pubblicate sul n. 3 di Italia libera), col netto rifiuto del "conservatorismo che si dà veste liberale" che contenevano, provocarono la rottura definitiva col filosofo (Scritti1925-1953, pp. 111 s ...
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LABRIOLA, Antonio
Stefano Miccolis
Nacque a Sangermano (l'odierna Cassino) il 2 luglio 1843, da una "famiglia patriottico-liberale" (scriveva egli stesso a Friedrich Engels il 14 ag. 1891) di modeste [...] progressiva dello Stato a strumento di potere di una parte. Osservava Croce (1904) che "in quel suo antico conservatorismo" c'era "molto radicalismo da intellettuale"; e una certa influenza sul suo "spirito critico, riflesso, e ragionativo" (ad ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] , nel corso degli anni (ma senza che questo turbasse i loro rapporti), la scelta della cospirazione, il rifiuto del conservatorismo sociale e il senso dell'insufficienza di una "religione della libertà" che non si incarnasse in programmi politici più ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] era posto, o non vi era un posto adeguato, per il diritto) sia su quello ideologico (le opposte valutazioni su conservatorismo e azionismo), Bobbio si è sempre riconosciuto debitore di Croce per due insegnamenti fondamentali: «la maniera di porre il ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] filosofiche sottese alla sua multiforme attività letteraria, impegnandosi su due fronti polemici: da una parte il conservatorismo dei tomisti - "i nostri vecchi attaccatissimi, vuoi per arroganza vuoi per inerzia, alle fantasticherie aristoteliche ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] caduta della Destra storica nel '76 rinunciò al mandato. Alla Camera si era sempre pronunciato per un equilibrato conservatorismo, e per posizioni di cautela in fatto di politica ecclesiastica, preoccupato di salvaguardare la libertà delle coscienze ...
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GALASSO, Giuseppe
Edoardo Tortarolo
Giuseppe Galasso nacque in una ‛famiglia popolana’, come egli stesso ricordò più volte, da Luigi, artigiano vetraio, e Maria Panico, a Napoli nel quartiere di Tarsia-Montesanto, [...] sulla programmazione economica e la redistribuzione del reddito, rispondeva alla sua insofferenza per il conservatorismo manipolatore espresso dalla cultura politica democristiana, disposto cinicamente, come scrisse commentando la scomparsa di ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] linguistico - variamente ripreso nell'espressionismo novecentesco - permette pure di intravvedere una qualche sfasatura tra il conservatorismo e il nazionalismo professati dal D. (che accolse con simpatia il fascismo come apportatore del "nuovo ...
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FOSCARINI, Giacomo (Jacopo)
Roberto Zago
Primogenito di Alvise di Andrea del ramo di S. Fosca, e di Marietta Donà, nacque a Venezia il 5 apr. 1523, probabilmente a S. Sofia, ove la famiglia dimorava.
Il [...] politico e religioso; tra esse quella del F., che Tafuri (1985, pp. 268-270) sintetizza in un complesso di "conservatorismo e cultura antiquaria" sotteso a una "visione magniloquente" dello Stato, che si nutre anche di fasto ed esibizione, simboli di ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.