Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] ) ma, deluso per non essere stato incluso nel gabinetto Peel (1841), divenne l'assertore del programma del conservatorismo rinnovato, che ispirava il gruppo della "Giovane Inghilterra" caratterizzato da una spiccata tendenza antiliberista e da una ...
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Scrittore inglese (Cheriton Bishop, Devonshire, 1849 - Wincanton, Somerset, 1923), romanziere, poeta e soprattutto autore di opere polemiche su problemi religiosi e sociali. Il suo conservatorismo risulta [...] evidente nel romanzo satirico The new republic (2 voll., 1877); oltre a poesie, romanzi e saggi, scrisse opere di carattere sociale ed economico, fra le quali Social equality (1882); Aristocracy and evolution ...
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Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] dopo l'esperienza di combattente volontario nella guerra 1915-18 (Dopo Caporetto, 1919; Vittorio Veneto, 1920), a un conservatorismo scettico (si veda il suo Codice della vita italiana, 1921), in cui si riflettono il disprezzo della politica ...
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Uomo politico italiano (Monte S. Pietrangeli 1870 - Roma 1944). Sacerdote dal 1893, propugnatore di un maggior impegno politico dei cattolici, agì come voce critica nei confronti del conservatorismo delle [...] gerarchie ecclesiastiche, cercando una conciliazione tra socialismo e dottrina sociale della Chiesa.
Vita e attività
Già all'università iniziò la propaganda per un orientamento politico cattolico aperto ...
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Scrittore greco (Zante 1794 - Sira 1875). Sostenitore della lingua demotica, traduttore di testi classici, è autore di una famosa commedia ῾Ο Βασιλικός ("Il basilico", 1829-30), efficace rappresentazione [...] dello scontro tra conservatorismo feudale e slanci libertarî e vitalistici che divise la società zantiota dei primi anni del Settecento. Nel testo si riconosce l'influsso di modelli romantici europei ma più ancora della tradizione letteraria e ...
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Uomo politico e scrittore messicano (Chamacuero, Guanajuato, 1794 - Parigi 1850). Ordinato sacerdote nel 1819, smise presto di esercitare il suo ministero, dedicandosi completamente alla politica e al [...] giornalismo. Repubblicano, combatté il conservatorismo politico e sociale dell'imperatore Iturbide (1822-23); esponente di punta del liberalismo messicano, sostenne la nazionalizzazione dei beni ecclesiastici, la soppressione degli ordini monastici, ...
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Storico ecclesiastico ed erudito (Hawkhurst, Kent, 1684 - ivi 1768). Fu a Londra dove predicò per alcuni anni. Nel 1723, quando la polemica deista era ormai morente, L. diede espressione erudita al nuovo [...] conservatorismo teologico con una serie di conferenze sulla "credibilità della storia evangelica", che dal 1727 al 1756 si sviluppò in un corpo di 14 volumi: The credibility of the Gospel history. Dell'opera si è esaltata l'impareggiabile raccolta di ...
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Scrittore tedesco (Görlitz 1800 - ivi 1875). Studiò diritto e ricoprì cariche pubbliche. Scrisse drammi storici (Alexander und Darius, 1827; e Die Babylonier in Jerusalem, 1836) e romanzi d'impegno ideologico [...] nel segno d'un conservatorismo religioso che non gli agevolò il consenso della critica più spregiudicata, fra cui Albrecht Holm (5 voll., 1851-52), ambientato nell'epoca luterana, e Eleazar (3 voll., 1867), ambientato nel 1º sec. d. C. Scrisse anche ...
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Teologo (Mende 1852 - Amélie-les-Bains 1909); gesuita, prof. (1885) di teologia positiva all'Istituto cattolico di Tolosa, prese parte attiva alle polemiche moderniste contro A. Loisy, G. Tyrrel, J. Turmel, [...] cercando tuttavia di evitare il conservatorismo degli integralisti. I suoi scritti sono disseminati in varie riviste e nel Dictionnaire de théologie catholique, ove scrisse tra l'altro le voci Saint Augustin, Augustinianisme e Augustinisme, rimaste ...
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Uomo politico francese (Bordeaux 1778 - Parigi 1832). Avvocato, realista convinto, magistrato alla Restaurazione, deputato dal 1821 e consigliere di stato dal 1822, dopo la spedizione di Spagna (1823), [...] alla quale partecipò come commissario civile, temperò il proprio conservatorismo accostandosi ai dottrinarî. Ministro dell'Interno dal genn. 1828 all'ag. 1829, fu di fatto il vero capo del gabinetto e attuò una politica tollerante e temperatamente ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.