Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] , e poi in misura sempre maggiore, l’influsso greco divenne preminente. Ma la cautela, l’implicito conservatorismo delle aristocrazie locali può essere dimostrato dall’estraniamento delle popolazioni indigene rispetto agli empori greci (che spesso ...
Leggi Tutto
Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] mezzi bassi. E infatti nell'omonima commedia i cavalieri ateniesi, la classe più cara ad Aristofane per il suo conservatorismo, l'educazione all'antica, ecc., si schierano senz'altro per il Salcicciaio, e suo tramite sconfiggono Paflagone-Cleone e ...
Leggi Tutto
Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] un atteggiamento dottrinale o politico proprio di una categoria limitata di individui, che per via del loro conservatorismo e della loro rigidità dottrinale si troverebbero relegati ai margini sia dell'ortodossia musulmana sia delle società in ...
Leggi Tutto
Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] Vocabolario della Crusca, comparsa sul «Caffè» (1764), manifesto dell’insofferenza della cultura illuminista nei confronti del conservatorismo e del toscanismo. Un altro punto critico è lo stile «intralciato» della prosa italiana, la sua propensione ...
Leggi Tutto
La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] » e i più fecondi «metodi scientifici» potessero finalmente entrare anche nel loro ateneo (Belardinelli 2002, p. 178).
Il conservatorismo di fondo connotava però anche i maggiori atenei settentrionali. Se a Torino, ad esempio, la chimica continuava a ...
Leggi Tutto
Diritto ed economia
Robert D. Cooter
Introduzione
Quando negli anni sessanta il rapporto ormai logorato tra diritto ed economia ha prodotto all'improvviso qualcosa di nuovo e di vitale, tutti si sono [...] del diritto fosse soltanto una edizione riveduta e corretta di filosofie del passato, il materialismo, l'utilitarismo, il conservatorismo. L'analisi economica del diritto, in realtà, è una scienza che non può essere identificata con nessuna filosofia ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] , ricordare i sarcasmi e le invettive polemiche di Galilei e di altri protagonisti della nuova scienza contro il conservatorismo dei filosofi accademici. La propensione a iurare in verba magistri fu senza dubbio un tratto negativo e peculiare ...
Leggi Tutto
Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] all'Est diventano le sole correnti che producano opere d'arte; tutto il resto è passività, debolezza, conservatorismo. La tendenza Kitsch, l'atteggiamento Kitsch incarnano ormai il ‛male estetico', costituiscono un modello regressivo, un'aberrazione ...
Leggi Tutto
Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Estremo Oriente
Filippo Salviati
La sedentarizzazione e i primi villaggi
In Estremo Oriente i processi che hanno portato alla sedentarizzazione delle comunità [...] ) di epoca Qing (1644- 1911), è una delle caratteristiche architettoniche e urbanistiche più peculiari: un segnale di conservatorismo architettonico, forse, ma anche indice della persistenza di profondi dettami ritualistici già in essere nei primi ...
Leggi Tutto
Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] Brassac venne pure allontanato dall’insegnamento43. Il Sant’Uffizio e l’Istituto biblico persistevano infatti nel loro conservatorismo e a nulla valsero i tentativi del cardinale di Parigi, monsignor Louis-Ernest Dubois e dei progressisti Albert ...
Leggi Tutto
conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.