GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] mazzinianesimo lasciava gradualmente il posto a una crescente sfiducia nelle concezioni liberali e a una professione di conservatorismo che non era tanto adesione a un programma politico, quanto conclamata insofferenza nei confronti di ogni soluzione ...
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CRESPI, Mario
Roberto Romano
Nato a Nembro (prov. di Bergamo) il 3 sett. 1879 da Benigno e da Giulia Morbio, a diciotto anni iniziò a collaborare col padre nella gestione della azienda di filatura Crespi [...] questo cambiamento generazionale si accompagnò la chiara volontà, espressa soprattutto da Giulia Maria, di superare il tradizionale conservatorismo del quotidiano milanese.
A spiegare il "progressismo" di Giulia Maria, G. Licata ha avanzato l'ipotesi ...
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FORTIS, Leone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Trieste il 5 ott. 1827 da Davide Forti e da Elena Wollemborg. Il padre era un medico originario di Reggio Emilia e apparteneva alla comunità ebraica. Rimasta [...] Il Secolo e il Corriere della sera, nel confronto coi quali la sua linea appariva invecchiata e appesantita da un conservatorismo che dal campo della politica, ove aveva assunto tinte municipalistiche, si era esteso anche alla critica letteraria e ...
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FAVA, Angelo
Nicola Raponi
Nato a Chioggia (prov. di Venezia) l'8 apr. 1808 da Gian Giacomo e da Teresa Meneghini. Trascorse gli anni giovanili a Verona, ove il padre era funzionario di polizia. Iscrittosi [...] i principi moderati cui si ispirava ma anche una posizione equidistante fra le inclinazioni laicizzatrici di taluni politici e il conservatorismo d'altri. A Torino ebbe contatti con M. d'Azeglio, C. Balbo, S. Pellico, A. Rosmini (anche a motivo dell ...
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CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] epistolari.
Il 18 apr. 1859 il C.giunse con altri esuli a Torino e anche qui frequentò esponenti del conservatorismo liberale, soprattutto nel salotto della baronessa Olimpia Savio di Bernstiel, luogo di convegno dei personaggi più in vista della ...
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CAPRA, Alessandro
Loredana Olivato
Non possediamo documenti che indichino con precisione i termini cronologici della sua vita. Tuttavia, da alcuni dati indiziari, è legittimo ritenere il C. nato da [...] il C. alieno da critiche animose e violente; dichiarata apertamente la sua posizione - quella di un conservatorismo di principio, estraneo alle ardite sperimentazioni del "capriccio" - rinunzia ad accanirsi poi contro gli "infiniti spropositi ...
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BERTOLINI, Pietro
Giuliano Procacci
Nato a Montebelluna (in prov. di Treviso) il 24 luglio 1859, da Camillo, che era consigliere di Corte di appello, e da Ludovica Bigaglio, si laureò in legge presso [...] parole, la fedeltà al Giolitti avrebbe in questa occasione avuto la meglio sulle sue convinzioni personali e sul suo conservatorismo. A questo proposito, però, va rilevato che il B. si pronunciò poco dopo contrario alla concessione del diritto di ...
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CONTIN, Tommaso Antonio
Paolo Preto
Nato a Venezia il 4 giugno 1723 da Tomaso e Regina Morandi, entrò giovanissimo nella Congregazione dei chierici regolari teatini dove completò i suoi studi letterari [...] contrasto tra la dimestichezza, che l'autore dimostra di possedere, con le più avanzate teorie educative ed un vieto conservatorismo sociale" (Gullino, p. 64). Ritiene infatti "inutile e pernizioso lo studio delle umane lettere al basso popolo" per ...
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FOSSATI, Giorgio Domenico
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Pier Angelo, architetto, e di Maria Domenica Rippa Ferro, nacque a Morcote in Canton Ticino il 31 luglio 1705. Già nel 1716, chiamatovi dal [...] Di fatto, invece, la soluzione a due ordini edificata in seguito dal Maccaruzzi palesa ancora una volta quel conservatorismo formale favorito dalla Repubblica, molto frequente nella storia dell'architettura rinascimentale e barocca fra le lagune, per ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] testimonianza della trasformazione da lui attraversata, dai primi entusiasmi giovanili per gli autori illuministici, a questo tardo conservatorismo). Non ottenne la cattedra di letteratura drammatica all'università di Bologna, che pure gli era stata ...
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conservatorismo
s. m. [der. di conservatore]. – Tendenza ad avversare o ritardare il progresso (o la trasformazione) di idee, forme e istituti politici e sociali, propria dei partiti conservatori o dei loro esponenti: il c. illuminato di Cavour...
conservatoria
conservatorìa s. f. [der. di conservatore]. – Ufficio, carica di conservatore; la sede dove si esercita l’ufficio dei conservatori. C. dei registri immobiliari, ufficio ove sono conservati i registri immobiliari e ipotecarî.