congiungere (congiugnere)
Domenico Consoli
Verbo di media frequenza nelle opere dantesche, più di prosa che di poesia, frequentemente usato nella forma del participio passato.
Ha vasto campo di significati, [...] sia propri che figurati. In senso proprio vale fondamentalmente " unire, collegare strettamente " (le cose congiunte comunicano naturalmente intra sé le loro qualitadi, Cv IV I 2), e ha attinenza a un ...
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giudicare (iudicare)
Domenico Consoli
L'originario valore di " pronunciare una sentenza " in sede giuridica (da ius e dico) vigoreggia, in una dimensione metafisica, nell'esempio di Pd IX 62 Sù sono [...] specchi, voi dicete Troni, / onde refulge a noi Dio giudicante, dove Dio è presentato nella sua qualità di giudice supremo e infallibile: cfr. Ps. 9, 5 " Quoniam fecisti iudicium meum et causam meam, / ...
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semenza (sementa; semente)
Domenico Consoli
Riproduce nell'uso dantesco gli stessi valori di ‛ seme ' (v.). Ricorre talora in senso proprio: Sempre natura, se fortuna trova / discorde a sé, com'ogne [...] altra semente / fuor di sua regïon, fa mala prova (Pd VIII 140); talora, per sineddoche, vale " specie vegetale ": la campagna santa / dove tu se' d'ogne semenza è piena (Pg XXVIII 119).
Altre volte con ...
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migliore
Domenico Consoli
Come aggettivo e come pronome ha il senso generico di " più buono ", senso che si precisa semanticamente secondo l'uso e la funzione contestuale del vocabolo. In una prima [...] categoria possono essere comprese quelle occorrenze in cui m. ha attinenza con qualità morali.
Contra lo suo migliore amico... combatteo (Cv III XIV 8: Aristotele, per difendere la propria opinione circa ...
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altrui
Domenico Consoli
Molto frequente in D., sia in funzione di aggettivo che di pronome. Di norma è usato nei casi obliqui, eccetto alcuni luoghi dove appare in posizione di soggetto di infiniti [...] dipendenti da verbi servili, come in If I 95 non lascia altrui passar per la sua via; Pg XXVI 105 con l'affermar che fa credere altrui; Pd II 51 fan di Cain favoleggiare altrui; Vn XXIII 20 22 che facea ...
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magnanimo
Domenico Consoli
La qualifica di m. isola nelle opere dantesche una ben precisa categoria morale, alla cui formazione aveva contribuito in modo determinante la dottrina aristotelica della [...] μεγαλοψυχία (v. MAGNANIMITATE), filtrata attraverso il commento tomistico all'Etica Nicomachea, la traduzione arabo-latina del libro di Aristotele con la connessa versione in volgare di Taddeo Alderotti, ...
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fatto
Domenico Consoli
Ha tre significati principali: " ciò che è accaduto o che accadrà ", " evento ", " avvenimento ": il sonno... sovente, / anzi che 'l fatto sia, sa le novelle (Pg XXVII 93); ma [...] tosto fier li fatti le Naiade / che solveranno questo enigma forte (XXXIII 49); e' non ha di qui a Bologna / nessun, ch 'un fatto saccia me ' celare (Fiore CCXI 8); " azione ": I ' fo sì fintamente ogne ...
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superbo
Domenico Consoli
In un buon numero di occorrenze l'aggettivo, anche sostantivato, vale " soggetto a superbia ", ovvero, con leggero mutamento semantico, " mosso, determinato dalla superbia " [...] (v. SUPERBIA). Tale significato si accentra sul primo superbo (Pd XIX 46), Lucifero, e il suo superbo strupo (If VII 12), la violenza di lui contro Dio, diramandosi quindi in varie applicazioni nell'area ...
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serpe (serpente)
Domenico Consoli
Le due forme, anche se di ragione etimologica parzialmente diversa, sono adoperate da D. indifferentemente: basti vedere le occorrenze nel c. XXV dell'Inferno.
Nella [...] rappresentazione delle Furie che serpentelli e ceraste avien per crine (If IX 41) confluiscono certo motivi virgiliani (" tot sese vertit in ora, / tam saevae facies, tot pullulat atra colubris ", Aen. ...
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sommo (summo)
Domenico Consoli
Voce di largo uso nelle opere dantesche, soprattutto nella Commedia e nel Convivio (assente invece dal Fiore e dal Detto). Nella sua accezione più generale vale " che è [...] superiore " a ogni altro elemento del suo genere o della sua specie.
Come aggettivo, più specificamente, costituisce il superlativo di ‛ alto '. In questo senso è spesso attributo della divinità, somma ...
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consolamento
consolaménto s. m. [der. di consolare2; nel sign. 2, dal lat. mediev. consolamentum]. – 1. non com. Consolazione, sollievo. 2. Specie di battesimo spirituale in uso tra i catari medievali, che consisteva nell’imposizione delle...