Gli allomorfi sono le diverse forme che un morfema assume e che non determinano cambiamenti nel suo significato; il procedimento connesso si chiama allomorfia (➔ morfologia). Un esempio di allomorfo è [...] , impossibile, inutile, irreale; un altro esempio è rappresentato dalla diversa realizzazione della consonante finale della radice di amico: occlusiva velare al singolare [aˈmiko], affricata palatale al plurale [aˈmiʧi].
Va ricordato che il morfema è ...
Leggi Tutto
I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] .xi), che rappresenta [ks], e per l’affricata alveolare sorda intervocalica (foneticamente sempre intensa) quando è .qua.re).
Si tengono però unite le sequenze formate da s + consonante (co.spi.ra.re, co.sto) e quelle tradizionalmente indicate come ...
Leggi Tutto
Quando si trova in posizione iniziale di parola, normalmente s si pronuncia sorda [s] (➔ sibilanti) se seguita da vocale o semiconsonante (sale, seta, simbolo, sogno, sugo; siesta, suolo; ➔ semivocali) [...] mantenere la sua qualità fonetica davanti ad affricata prepalatale sorda [ʧ], ovvero non subisce ➔ da parola che provoca ➔ raddoppiamento sintattico, la s, come qualsiasi altra consonante che non lo sia già per sua natura, si pronuncia intensa [sː]: ...
Leggi Tutto
Settima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto greco la lettera corrispondente alla G è il Γ (gamma), che occupa il terzo posto, nell’alfabeto latino occupato dalla C. Questa infatti [...] pronuncia occlusiva passò a poco a poco a una pronuncia di affricata palatale, che nei diversi idiomi romanzi si è sviluppata in è rappresentato dalla semplice g davanti ad a, o, u e a consonante, mentre davanti a e e i l’italiano e il romeno usano gh ...
Leggi Tutto
MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] di norma una vocale (a, e, i, o, u) o un gruppo di consonante (C) + vocale (V) (pa, pe, pi, po, pu, ka, ke l + [y] (cioè ra2 = r/lja); per i secondi si pensa o a un'affricata ([ts]/[dz]) o a una velare palatalizzata o a gruppo di velare + [y]. a2 vale ...
Leggi Tutto
affricato
agg. [dal lat. affricatus, part. pass. di affricare «sfregare»]. – Consonante a. (o affricata s. f.): consonante che risulta da un’articolazione che nella fase iniziale è di tipo occlusivo e nella fase finale è di tipo fricativo...
affricazione
affricazióne s. f. [der. di affricato]. – Processo fonetico per cui una consonante occlusiva si trasforma in consonante affricata. Tale processo si è verificato nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive...