Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] (o alla francese): muro [ˈmywro].
Anche le consonanti hanno molti allofoni geografici e in molti casi è Maturi 2003: 56). A Bergamo e in tutto il Nord-Est, l’affricata alveolare /ʦ/ è prodotta come fricativa sia sorda che sonora: [ˈtɛrsa] per [ˈtɛrʦ ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] ’occlusiva in assoluto più frequente è /t/ (dentale / alveolare) seguita da /k/ e da /p/; le occlusive sorde rispettivamente con ‹c› e ‹g› prima di /a ɔ o u/, /w/ o altra consonante (per es., cavo, acuto, croce, mago, gufo, grande), con ‹ch› e ‹gh› ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi [...] totale dell’occlusiva sonora che segue la nasale bilabiale, oltre che l’alveolare (ad es., roman. pio[mː]o ~ pio[mb]o), e la tendenza a sonorizzare le consonanti sorde dopo nasale (per es., [ˈtembo] «tempo»). Questi fenomeni non si riscontrano ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] concentrata tra i 2000-6000 Hz.
Le affricate italiane sono: l’alveolare sorda /ts/ e la sonora /dz/ (anche indicate come generale tendenza allo ➔ scempiamento delle geminate e delle consonanti lunghe per posizione, quindi anche delle affricate; al ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] anatomica nonché alla muscolatura che l’attraversa, è in grado di vibrare (da cui la denominazione di tali consonanti) contro gli alveoli superiori. Nel terzo caso l’ugola, parte terminale del velo palatino, pur non avendo motilità propria, in quanto ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] , in cui la punta della lingua si contrappone agli incisivi superiori; le consonanti alveolari, in cui la punta della lingua si contrappone alla zona alveolare; le consonanti post-alveolari, in cui la corona della lingua si contrappone alla zona post ...
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Le consonanti palatali si realizzano mediante il sollevamento del dorso della lingua verso la volta palatina, nella parte mediana della cavità orale (➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di; ➔ [...] percettivo è quello di un mormorio nasale piuttosto indifferenziato rispetto al luogo di articolazione della consonante. Una labiale [m], una alveolare [n], una palatale [ɲ], vengono distinte l’una dall’altra non per quanto avviene acusticamente ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] di pronuncia che consiste nel realizzare la consonante fricativa alveolare sorda /s/ come [ɬ] (laterale fricativa alveolare sorda) e la fricativa alveolare sonora /z/ come [ɮ] (laterale fricativa alveolare sonora); o ancora la produzione della ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] che rappresenta [ks], e per l’affricata alveolare sorda intervocalica (foneticamente sempre intensa) quando è .qua.re).
Si tengono però unite le sequenze formate da s + consonante (co.spi.ra.re, co.sto) e quelle tradizionalmente indicate come muta ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] italiana rappresenta con la lettera s la sibilante tipica, cioè la fricativa alveolare, nelle due varietà sorda e sonora. Caratteristica essenziale di questa duplice consonante non è tanto il punto preciso dell’articolazione quanto la forma di ...
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alveolare
agg. [der. di alveolo, sul modello del fr. alvéolaire]. – 1. a. Che ha struttura ad alveoli, soprattutto in anatomia e in botanica: tessuto a., ghiandola a.; teoria della struttura a. del protoplasma. b. Che è in rapporto con alveoli:...
l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre la minuscola è derivata dalla maiuscola...