I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] meno ‹u›, poiché ‹v› rappresentava sia la vocale sia la consonante. In italiano, la distinzione ‹uv› fu proposta per la perché dotato di un corrispondente per la sonora ‹gh›. L’affricata dentale sorda e sonora, invece, resa in latino con ‹ti› e ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] /ts/ e la sonora /dz/ (anche indicate come ➔ dentali), la postalveolare o palatoalveolare sorda /ʧ/ e la sonora /ʤ/.
La generale tendenza allo ➔ scempiamento delle geminate e delle consonanti lunghe per posizione, quindi anche delle affricate; al ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] di e, specie se tonica, sempre aperta in sillaba chiusa da consonante vibrante (ad es. [ˈvɛrde] per verde) e sempre chiusa se ] per uva;
(g) tendenza alla palatalizzazione incipiente della dentale [s] iniziale di parola (da cui pronunce simili a ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] , come fricative sorde [ɸ] [θ] [h] (rispettivamente bilabiale, dentale e glottidale). Avremo, quindi, [la ˈɸiːɸa] e [ di coarticolazione con le vocali anteriori (o palatali), tali consonanti si realizzano non più come velari ma come prevelari ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] di parentela in lingue diverse. Queste mostrano reduplicazione (➔ raddoppiamento espressivo) della medesima sillaba costituita da una consonante bilabiale o dentale e da una vocale di massima apertura (➔ vocali), e riproducono così le prime fasi di ...
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Le consonantidentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] ). Nell’insieme le tre sottoclassi richiedono 16 simboli grafici (oltre il 25% del totale dei simboli consonantici).
Per le consonantidentali l’IPA prevede i seguenti modi di articolazione:
(a) le occlusive sorda e sonora [t] e [d] (la punta ...
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Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio la t. aveva, approssimativamente, la forma di una croce di s. Andrea; ma già nell’alfabeto greco questa si raddrizzò e il [...] meglio alla lettera seguente e l’abbassamento del taglio orizzontale.
La lettera t rappresenta in italiano la consonante esplosiva dentale sorda ‹t›, che si articola come la corrispondente sonora ‹d›, appoggiando la punta della lingua contro il ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] n labiodentale, come in italiano davanti a f e v; una n dentale, come in italiano davanti a t e d; una n alveolare, dell’italiano e di quasi tutte le altre lingue, salvo davanti a consonante; una n palatoalveolare, come in italiano davanti a c, g, sc ...
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tau Diciannovesima lettera dell’alfabeto greco (minuscolo τ, maiuscolo Τ), che segnava una consonante occlusiva dentale sorda non aspirata (tenue) corrispondente alla t dell’alfabeto latino.
In fisica, [...] la lettera τ indica in genere o una costante di tempo o la vita media di nuclidi radioattivi e di particelle instabili, o la sollecitazione unitaria a taglio. Indica anche il leptone pesante di massa 1777 ...
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Linguistica
Leonardo Savoia
Alberto Mancini
M. Rita Manzini
(XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210; IV, ii, p. 344; V, iii, p. 229)
I temi legati all'evoluzione della l. e delle discipline a essa collegate [...] glottidalizzate (per es. di /t'/ per il fonema dentale) che dette luogo agli esiti differenziati, già noti dal tempo popolo albanese.
All'esito in armeno del nesso indoeuropeo costituito da consonante seguita da r (*Cr-), in armeno > VrC-, con ...
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dentale1
dentale1 agg. [der. di dente]. – 1. Del dente, dei denti; relativo ai denti: radice, corona, polpa d., carie d. (in queste, e in altre locuz., è in genere meno com. di dentario). In anatomia comparata: osso d. (anche sostantivato,...
consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...