L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] pronuncia chiusa e aperta di e: [ˈdeːʎi] o [ˈdɛːʎi] degli, [ˈkweːʎi] o [ˈkwɛːʎi] quegli. In sillaba chiusa davanti a consonantenasale la pronuncia è sempre chiusa, e si ha quindi [e] invece di [ɛ] in molti casi: [ˈdeŋte] dente, [ˈveŋti] venti (nome ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] grande classe, detta delle ostruenti, ove l’attivazione del meccanismo laringeo è opzionale). Sono molto più rare le consonantinasali sorde, presenti in alcuni idiomi del Sud-est asiatico, e trascritte con l’apposito diacritico ‹ ̩› posto sotto il ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] da vocale, per cui si può pronunciare [ʃ]era «sera» e la[s]iare «lasciare»;
(d) la palatalizzazione della consonantenasale e la depalatalizzazione della laterale: [ɲ]ente «niente», botti[l]ia «bottiglia».
Molti sono i prestiti lessicali e semantici ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] Giulia ed Emilia la stessa vocale tende ad essere nasalizzata in contesto nasale, e in una fonazione spontanea e veloce è possibile osservare anche la cancellazione della consonantenasale: ad es., pancia [ˈpãnʧa] > [ˈpãʧa] (Canepari 1979: 205 ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] è neutralizzata in [ˈpeska], che è sia «frutto» che «attività del pescare». La /e/ in sillaba aperta, chiusa da consonantenasale, e nel dittongo /je/ tende a chiudersi: [ˈbene], [ˈteŋpo], [ˈpjede]. Tendono alla realizzazione aperta invece [trɛ], [mɛ ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] ) e sempre chiusa se in sillaba aperta non finale di parola (ad es. [ˈtreːno] per treno) o in sillaba chiusa da consonantenasale (ad es. [ˈdeŋti] per denti; ma cfr. anche il tratto c), con alta variabilità negli altri casi;
(c) nasalizzazione della ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] o], fuga [ˈfuːga] e fugga [ˈfugːa]; [ŋ], invece, è un allofono (➔ allofoni) di /n/: se la consonantenasale precede una consonante occlusiva velare, per il fenomeno della coarticolazione anticipatoria (➔ assimilazione; ➔
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Il termine suppletivismo designa il fenomeno morfologico (➔ morfologia) per il quale in uno stesso paradigma flessivo (➔ paradigmi) entrano a far parte due (o più) morfemi lessicali diversi. Il risultato [...] es., i quattro allomorfi del prefisso negativo in-, im-, ir-, il-, dovuti al diverso comportamento della consonantenasale col variare del contesto fonologico: inutile, impossibile, irreale, illogico); all’estremo opposto il suppletivismo forte nel ...
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FONETICA (dal gr. ϕωνητικὴ [τέχνη] "[scienza] dei suoni" fr. phonétique; sp. fonética; ted. Phonetik, Lautlehre; ingl. phonetics)
Giulio BERTONI
Giulio PANCONCELLI-CALZIA
Il pensiero costruisce sé stesso, [...] nei gruppi nf, nv, ns, nè, il tracciato della cavità orale non rivelava la solita linea d'occlusione per la consonantenasale, le vibrazioni della vocale precedente si estendevano senza interruzione sino a f, s, è, mentre il tracciato della cavità ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] ed orientata sui due poli rappresentati da Bergamo e Brescia. Tra i tratti linguistici si notano la caduta della consonantenasale dopo la vocale tonica: be («bene»), bu («buono»), tep («tempo»), i («vino»); tipico dell’area bergamasca e di quella ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
nasalita
nasalità s. f. [der. di nasale]. – In fonetica, qualità di nasale, risonanza nasale con cui viene articolato un fonema (vocale o consonante): la n. è carattere distintivo della consonante «n» nella fonetica dell’italiano. Più genericam.,...