Termine usato in linguistica a dinotare non la mutazione vocalica come prodotto dell'evoluzione storica di un suono, ma la mozione vocalica come prodotto della variazione della stessa vocale all'interno [...] di parola di tre sillabe accentata sull'ultima. Queste vocali, di loro natura bisbigliate, innanzi a consonante che non sia liquida o nasale, nelle lingue storiche trovansi dappertutto reintegrate nel suono pieno, meno che nel greco, dove le due ...
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PROSODIA
Giorgio Pasquali
Il termine greco del quale questo è trascrizione (προσῳδία) si riferisce originariamente all'accento; anzi il latino accentus (da ad e cantus) non è se non una riproduzione [...] vocale era allungata: cōnsules; 2. parimenti dinanzi a nc + consonante: ŭngo ma ūnctus; 3. i participî perfetti in -to allungano mostra la poesia omerica, in greco la liquida (o nasale) che segue una muta chiude la sillaba precedente rendendola lunga ...
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- È la prima lettera dell'alfabeto romano e di quasi tutti gli altri. Essa deriva, come la maggior parte delle altre lettere, dal fenicio, attraverso il greco. Il nome che ha in greco, alpha (ἄλϕα), non [...] di varie scritture semitiche si è servita di questa consonante, che per la tenuità del suo suono tende a status, ant. ind. sthitás). In antico indiano e in greco essa continua le nasali sonanti í í, le quali in latino sono continuate da em, en, e ...
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Disturbo della pronunzia per difetto di conformazione o di funzionamento delle labbra, della lingua, della laringe, della faringe, del naso. È da rammentare la dislalia nasale (rinolalia di Küssmaul), [...] dipendente da malformazioni delle fosse nasali o della faringe nasale: raccorciamento della vòlta palatina, raccorciamento del velo s. La dislalia consistente nella difettosa pronunzia, sostituzione o eliminazione di una consonante, si chiama blesità. ...
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L’inclusione dell’onomastica (ovvero l’insieme dei nomi propri di un sistema linguistico e, al contempo, la scienza specialistica che se ne occupa) all’interno di un volume nel quale si parla di identità [...] Trentino e Friuli le ben conosciute terminazioni in nasale per i suffissi derivativi -ino, -one, di Arnad o Morgex, di -s per indicare la conservazione della consonante finale in Donnas e Verrès.
Lo status di lingua minoritaria, conferito dalla ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] lo spagnolo, l’unica lingua romanza che gli si avvicini per questo tratto, ha però numerose parole terminanti in consonante (specialmente sibilanti, liquide e nasali);
(d) l’italiano è l’unica lingua romanza (e una delle poche in Europa) ad avere una ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] Gli sviluppi del suono j- e dei nessi originari di consonante + j, più altri che con essi si sono precocemente «campo», [ˈtando] «tanto», [ˈange] «anche»; il passaggio, sempre dopo nasale, di /-s-/ a /-ʦ-/, che poi può sonorizzarsi a /-ʣ-/ ([ˈpɛnʣo] ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] le realizzazioni cambiano a seconda delle località e della generazione alla quale appartiene il parlante;
(b) le consonanti sorde dopo nasale tendono a essere sonorizzate: [ˈtembo] tempo, [aŋˈgoːra] ancora.
Le principali isoglosse (➔ isoglossa) sono ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] il Sud in età tardomedievale. Leggermente meno estesa dell’area assimilativa è quella in cui ogni consonante sorda si sonorizza dopo nasale ([ˈkambə] «campo», [ˈkandə] «canto», [ˈpaŋga] «panca», ecc.). Caratteristico dell’area centro-meridionale è l ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] e a nessi consonantici come [-tr-] e [-str-] ([ˈpaʈɽi] «padre», [ˈʃʈɽanu] «strano»).
(d) Il mantenimento delle consonanti occlusive sorde dopo una nasale, assente nel resto del Sud e anche nell’Italia mediana ([ˈsantu], [anˈkɔra], e non [ˈsandə], [an ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
nasalita
nasalità s. f. [der. di nasale]. – In fonetica, qualità di nasale, risonanza nasale con cui viene articolato un fonema (vocale o consonante): la n. è carattere distintivo della consonante «n» nella fonetica dell’italiano. Più genericam.,...