Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’età moderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] scempia (per es. capo, lat. caput) o doppia (per es. coppa, lat. cuppa). Da notare che la p latina seguita da consonante non liquida subisce l’assimilazione (per es. cassa, lat. capsa; sette, lat. septem), e che quella seguita da i atona prevocalica ...
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WOLOF
Carlo Tagliavini
. La lingua wolof rientrerebbe, secondo la classificazione del Delafosse, nel gruppo senegalo-guineense delle lingue centroafricane (cfr. sudanesi: Lingue, XXXII, p. 953). È parlata [...] sostantivo. Il wolof conosce tanto suffissi quanto prefissi. Il plurale viene indicato con gli indici di classe posposti, la cui consonante deve concordare con quella iniziale della parola (p. es., gür "uomo" pl. gür ga; daba "leone" pl. daba dhya ...
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no-
[dall'avv. di negazione no]. – Prefisso che, per l’influsso esercitato dal prefisso e dalla diffusione di numerose espressioni di origine inglese (per es., no-coke «chi o che è contrario alla costruzione [...] »; no-war «chi o che è contrario alla guerra»), ha acquisito una funzione prefissale, agevolata dalla mancanza della consonante finale. Tale funzione ha contribuito a un incremento di neoformazioni italiane, in sostituzione o in concorrenza con l’uso ...
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Lo spazio della laringe delimitato dalle corde vocali vere e dalle cartilagini aritenoidi: la porzione anteriore, o vocale, ha forma di triangolo isoscele con l’apice diretto in avanti, e il suo diametro, [...] ecc. Può essere richiesta la tracheotomia d’urgenza o l’intubazione della laringe.
In fonetica, consonante glottidale la consonante occlusiva, fricativa, articolata mediante l’intervento dei due margini della g.; vibrazioni glottidali sono le ...
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SPAGNA
Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, [...] (-l, -n, -r, -s, -d, -z) e l'imitazione, in tal caso, dei modi stranieri di formare il plurale (consonante +−s) si ripercuotono a livello fonico e morfologico generando tipi di singolari e di plurali anomali (robot, robots). Il mantenimento di questa ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] ai Senesi rimproverava onche e chesto; 6. il pronome enclitico ro, lo per loro, sorto dall'assimilazione di lor alla consonante seguente, e oggi scomparso, ma documentato dai testi più antichi fino alla Congrega dei Rozzi e allo Strascino: è pure ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] . in Isaia al principio), distingue subito il nostro profeta dal padre di Isaia, avendo differenti la prima e l'ultima consonante: ‛ain e samec nel primo, alef e Sade nel secondo. Questi due furono contemporanei: il progenitore di Cristo visse più ...
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ASTORI, Giuseppe Celestino
Antonella Dolci
Nacque a Bergamo nel maggio del 1728, da Domenico e da Anna Maria Rota.
A quattordici anni compose un epigramma latino Ad Deiparam Virginem,Bergamo 1742, stampato [...] da Ferdinando Caccia nel 1741 e perfezionato da Giuseppe Rota: metodo consistente nel considerare lunghe le sillabe terminanti in consonante, e brevi quelle uscenti in vocale. Tale invenzione l'A. sperimentò pochi anni dopo nel campo della. poesia ...
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I-J
Guido Calogero
- La decima lettera degli alfabeti fenicio e greco, la nona di quello latino. Negli alfabeti orientali derivati dal fenicio la sua forma primitiva, che si crede rappresenti l'ideogramma [...] espressa dalla i e sue varianti oscilla con numerose gradazioni fra due valori estremi: quello di vocale (i) e quello di consonante fricativa post-palatale (p. es. j nel tedesco jagen): intermedia fra queste due è la semivocale i̯, cioè la vocale ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] a lungo nelle lingue classiche. Bisogna anzitutto distinguere dalla vocale lunga la sillaba lunga, quella cioè che termina in consonante (detta sillaba chiusa: i grammatici antichi parlano in tal caso di vocale ‘lunga per posizione’) o che contiene ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...