K
- È la decima lettera dell'alfabeto romano e dell'italiano; l'undecima di quelli che, pur derivando dal romano, distinguono la j dalla i. Anche nell'alfabeto greco questa lettera occupa il decimo posto, [...] parole di origine latina o romanza dove questa si era mantenuta, innanzi alle vocali a, o, u e alle consonanti: le grafie Konzert, Klavier, ecc., hanno ormai sostituito quelle Concert, Clavier, ecc. Negli alfabeti derivati dal greco (come quelli ...
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La nascita della lingua italiana
Luca Serianni
Quando parliamo di nascita e di morte di una lingua, ricorriamo a metafore non sempre pertinenti. A rigore, una lingua muore solo quando si spegne l’ultimo [...] compiersi nel passaggio latino-volgare toscano (poi italiano senza aggettivi): il passaggio dei nessi di consonante + l a consonante + i semiconsonantica (plus › più, clamare › chiamare, florem › fiore ecc.); la più antica testimonianza del fenomeno ...
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Biologia
In auxologia, la cosiddetta legge delle a. definisce una legge di crescenza, secondo cui i grandi segmenti dell’organismo, come il tronco da una parte e gli arti dall’altra, non crescono simultaneamente [...] può essere vocalica (detta anche apofonia); consonantica come in uralico, in cui si ha un’opposizione sistematica di consonanti semplici e intense con funzione morfologica; accentuativa come nel greco παιδεῦσαι e παίδευσαι. Un caso particolare è l ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] ma ora si preferisce parlare di un fonema /s/ con due varianti condizionate [s] e [z] di cui la seconda precede sempre una consonante sonora. Nel caso delle sonanti o semivocali si tende ora a pensare (anche se con dubbi) che l'i. avesse i fonemi /i ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] passaggio da -p- a -v- (bolognese [saˈvawr] «sapore»);
(c) il passaggio dei nessi lat. cl- e gl- alle consonanti palatali [ʧ-] e [ʤ-]: ad es. a Rimini [ˈʧavga] «chiavica», a Piacenza [ʤasː] «ghiaccio».
Le difformità interne alla regione riguardano la ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] carico di /k/ e /g/, resi nell’ortografia corrente rispettivamente con ‹c› e ‹g› prima di /a ɔ o u/, /w/ o altra consonante (per es., cavo, acuto, croce, mago, gufo, grande), con ‹ch› e ‹gh› prima di vocale anteriore o di /j/ (per es., chilo, rischio ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] , pezo, gentileza di fronte a qualche occorrenza di gravezze).
In campo fonetico si notano: per i dittonghi dopo consonante + r la contrapposizione di tipo prego (prevalente in prosa ed esclusivo nei versi) a truovo, univocamente attestato; fisso ...
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ossitono
Ghino Ghinassi
Nelle parole o., cioè accentate sull'ultima sillaba di origine latina, l'uso dantesco non presenta divergenze sostanziali dall'uso moderno. Si può osservare, tutt'al più, in [...] decisamente verso l'ossitona. Si tratta, anche in questo caso, soprattutto di nomi propri. Sempre o. sono quelli che escono in consonante: Abèl (If IV 56), Israèl (IV 59), Achitofèl (XXVIII 137), Abraàm (IV 58), Acàn (Pg XX 109), Natàn (Pd XII 136 ...
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Si chiamano proclitiche quelle parole (di solito ➔ monosillabi) che, non avendo accento autonomo, si appoggiano prosodicamente alla parola seguente, detta ospite, formando con essa un’unità accentuale [...] l’articolo maschile fosse preceduto da una pausa, quindi in genere a inizio di frase, o da parola terminante in consonante, era proclitico e selezionava l’allomorfo lo; altrimenti l’articolo si comportava da enclitico e selezionava l’allomorfo il (o ...
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Biologia
In fisiologia animale, assunzione e utilizzazione da parte delle cellule viventi delle sostanze nutritive presenti nei liquidi biologici circolanti. Le sostanze assorbite vengono utilizzate e [...] a un altro. Nel primo caso, si ha a. parziale, cioè solo nel modo o nel luogo dell’articolazione: per es. una consonante sonora che diviene sorda vicino ad altra sorda (lat. iunctus da *iung-tos); una nasale dentale che diviene labiale vicino a ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...