I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] (ad es., la rosa [la ˈŗːoːsa], la rana [la ˈŗːaːna]) e la palatalizzazione della sibilante iniziale se seguita da consonante labiale o velare nel napoletano (ad es., la scala [la ˈʃkaːla], uno sputo [uno ˈʃpuːto]; cfr., tra gli altri, Serianni 1989 ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] per metà con la vocale che precede e per metà con la vocale che segue; e quelli in cui l’s è seguita da un’altra consonante semplice o da un gruppo di muta più liquida (per es., sb, sbl, sbr), nei quali l’s fa sillaba secondo l’ortografia col resto ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] esporre solo il «bastevole» per scrivere bene, senza troppe minuzie:
basta haver dimonstro, come si debba fuggire il porre insieme alcune consonanti; come le lettere si cangino l’una nell’altra; come si ha da usar la h; e come a raddoppiare esse ...
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D (eufonica)
Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono” (eufonico viene dal greco euphonìa ‘suono armonico’), [...] P. P. Pasolini, Passione e ideologia).
Storia
Secondo alcuni la d eufonica non è un elemento artificiale, ma trova la sua origine nelle consonanti finali delle basi latine et (da cui l’italiano e), ad (italiano a) e aut (italiano o). Le regole dell ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] (per es., volo, cave). La distinzione funzionale tra la grafia u per la vocale (e semiconsonante) e la grafia v per la consonante fu patrocinata per la prima volta dallo spagnolo E.A. de Nebrija (1492) e in Italia da G.G. Trissino (1524); entrò ...
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In grammatica, il modo corretto di scrivere, ossia l’impiego corretto dei segni grafici e d’interpunzione in una determinata lingua, e l’insieme delle norme che lo regolano.
Teoricamente l’o. di una lingua [...] quattrocentesche (in cui si può dire, a grandissime linee, che si scrivevano le vocali all’italiana e le consonanti alla latina: natione, huomo, tracto) e vi sostituirono il criterio sostanzialmente fonologico tuttora vigente. Riforme più radicali ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] pause maggiori (∥) o minori (∣). I simboli dell’IPA sono ripartiti in Tavole, per la precisione: Vocali, Consonanti polmonari, Consonanti non polmonari, Soprasegmentali, Toni e accenti di parola, Altri simboli, Diacritici (cfr. Pullum & Ladusaw ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] complesse, in cui per ottenerne la pronunciabilità o per facilitarne la decrittazione si aggiungono una o più vocali alle consonanti che le costituiscono» (CONAD = Consorzio Nazionale Dettaglianti), «in sigle molto comuni per le quali si sia perso il ...
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L’ipercorrettismo (meno spesso ipercorrezione) consiste nella sostituzione di una forma linguistica che sarebbe esatta, ma che viene erroneamente ritenuta scorretta per somiglianza con una forma effettivamente [...] apertura e/o chiusura delle vocali medie, in particolare di e (del tipo [ˈbene] in luogo di [ˈbɛne]); nell’assordimento di consonanti in contesti in cui nel dialetto o nell’italiano regionale si realizzano come sonore, come [anˈdanto] in luogo di [an ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] (per, con), ecc. In altre condizioni, come nel caso dei prestiti bar, bus, FIAT, sport, film, la presenza di consonanti finali innesca un processo di adattamento che produce forme del tipo [ˈbarrə] [ˈbussə] [ˈfiattə] [ˈspɔrtə] [ˈfilmə], con prostesi ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
consonanza
s. f. [dal lat. tardo consonantia, der. di consonare «consonare»]. – 1. Il fatto di consonare, di dar suono insieme: chi, passando per una fiera, s’è trovato a goder l’armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, fra una...