L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] Mauro, Roma, Carocci.
Chiari, Isabella & Castagna, Silvia (2005), La fonotassi statistica dell’italiano e del tedesco. I nessi consonantici, in Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di lingua, a cura di T. De Mauro & I. Chiari, Roma ...
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gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] toscana, in Agostiniani & Giannelli 1983, pp. 61-102.
Giannelli, Luciano & Savoia, Leonardo M. (1978), L’indebolimento consonantico in Toscana I, «Rivista italiana di dialettologia» 2, pp. 25-58.
Izzo, Herbert J. (1972), Tuscan and Etruscan ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] da una pronuncia più sorvegliata fino al momento, appunto nel II secolo d.C., in cui si è verificata la geminazione consonantica davanti a j, sicché il nesso *-ddj- si è assibilato, proprio come nel caso di *-ttj- (Castellani 1980: I, 113-118 ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] linguistica araba alla morfologia siriaca va riconosciuto nell'aver ignorato le nozioni di schema morfologico e di radice consonantica, i due principî strutturali che si incrociano nella formazione delle parole nelle lingue semitiche (per es., la ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] prefisso e radice; oppure ami[k]o → ami[ʧ]i, dove il morfema flessivo (-o / -i) determina un cambiamento del segmento consonantico precedente) e tra sintagmi prosodici (per es., in la mamma, come sai, partirà domani, dove la frase parentetica è un ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] di durata vocalica viene sfruttata con funzione demarcativa di accento. Invece, la durata delle consonanti (per gran parte del sistema consonantico italiano) può avere valore distintivo: si vedano le seguenti coppie minime: ca[s]a ~ ca[sː]a, co[p]ia ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] gli indefiniti: lat. ŏmne(m) > ogni, attraverso la forma ŏmni(m) con assimilazione e successiva palatalizzazione del nesso consonantico. Nell’italiano antico, prima che si affermasse la forma ogni, era usato ogne (per es. «per ogne calle»: Dante ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] proliferano (si pensi alle varie -logie). Già dagli anni Trenta «la lingua colta ha finito con l’accogliere gruppi consonantici che per la lingua popolare erano – e restano – impronunciabili» (Migliorini 1990: 19) e questo si deve al predominio della ...
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consonantico
consonàntico agg. [der. di consonante] (pl. m. -ci). – Di consonante, di consonanti: suono c.; nesso, gruppo c.; scrittura c., quella che indica distintamente i soli segni delle consonanti (come, per es., nei primi alfabeti semitici);...