Nella grammatica scolastica e nella fonetica tradizionale, suono del linguaggio articolato caratterizzato (in contrapposizione alla consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale [...] di derivazione con valore morfologico, vitale nelle lingue semitiche; la notazione dei segni vocalici in un contesto consonantico redatto in una di quelle scritture, soprattutto semitiche, che di regola non rappresentano se non le consonanti ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] che interessa le sonoranti in fine di sillaba (in posizione di coda) e che porta alla loro assimilazione al segmento consonantico seguente, realizzato come lungo (/ilˈritmo/ > [iˈrːitmo], /konˈlui̯/ > [koˈlːui̯]). Anche nella varietà parlata ...
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Il termine indebolimento indica una serie di fenomeni fonetici e fonologici che hanno come effetto la riduzione del grado di forza articolatoria di un suono (➔ fonetica articolatoria). Da un punto di vista [...] controparti. La sonorizzazione è quindi solo parziale. L’opposizione di sonorità non comporta necessariamente opposizione di tensione consonantica: è plausibile ritenere che anche in queste varietà il tratto decisivo sia quello di tensione, mentre la ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] sempre indicata anteponendo il diacritico [ˈ] alla sillaba accentata (per es., [ˈpasta]), mentre la lunghezza di un fono, vocalico o consonantico, è indicata con il diacritico [ː]: matita > [maˈtiːta], pacco > [ˈpakːo].
I simboli dell’IPA sono ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] e Amleto sarà [aməˈleːto] (Canepari 1979: 221; Sobrero 1974: 61 e 1988: 734).
Oltre all’anaptissi, anche l’epentesi consonantica si realizza al fine di interrompere iati non naturali. Così, ad es., in Abruzzo l’epentesi di una spirante sonora [ɣ] si ...
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Come si producono i suoni
Nella produzione del parlato si distinguono due azioni parallele e distinte, quella della fonazione e quella dell’articolazione. Per fonazione si intende la produzione della [...] , da questo punto di vista, è una lingua tra le più ‘anteriori’, se consideriamo che, dei 21 foni che ne costituiscono il sistema consonantico, 17 si realizzano tra le labbra e i postalveoli (pari all’81% del totale) e 19 tra labbra e palato duro (90 ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] posizione, per gl’ solo davanti a i-); b) davanti alle consonanti gl(i), gn, sc(i), z; c) davanti a un gruppo consonantico che si scinda sillabicamente (qualsiasi gruppo diverso da quelli formati dalle consonanti f, p, t, c, v, b, d, g seguite da l ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] ., provò [pː]aura, ho [vː]isto, a [kː]cavallo. Nel caso in cui la seconda parola inizi con un nesso consonantico, lo statuto sillabico della sequenza determina l’applicazione o il blocco del processo di geminazione: se il nesso costituisce un attacco ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] ]), mentre la variante allofonica è breve e anche meno intensa (ad es., luce > [ˈluːʃe]).
L’inventario consonantico del toscano acquisisce con questi allofoni maggiore simmetria; il suono [ʒ], assente in italiano, ma in questo territorio variante ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] (1542) furono i primi a servirsi delle due varianti grafiche per rappresentare due suoni differenti, riservando l’j alla funzione consonantica o semiconsonantica. Le loro proposte ebbero successo solo dal 17° sec. in poi e l’uso fu diverso da lingua ...
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consonantico
consonàntico agg. [der. di consonante] (pl. m. -ci). – Di consonante, di consonanti: suono c.; nesso, gruppo c.; scrittura c., quella che indica distintamente i soli segni delle consonanti (come, per es., nei primi alfabeti semitici);...