Tecnica
Il complesso delle opere che servono alla presa dell’acqua e alla sua condotta e distribuzione.
Storia
Le antiche civiltà mesopotamiche si avvalsero delle acque del Tigri e dell’Eufrate che venivano [...] a quello dove è utilizzata; il serbatoio (uno o più) che serve a immagazzinare l’acqua nei periodi in cui il consumo è inferiore alla portata dell’adduttrice, e a erogarla, invece, quando si verifichi la condizione opposta; la rete di distribuzione ...
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(App. II, I, p. 25; III, I, p. 19; IV, I, p. 32)
Il consumo di a. raggiunge nel mondo quantitativi in peso e in valore elevati; non si hanno dati precisi, ma si può ritenere che la produzione sia dell'ordine [...] sono anche quelli che presentano un tasso di crescita annuo più elevato. Le attività in cui si hanno i maggiori consumi sono quelle della carta e dei cartoni, del legno, delle costruzioni meccaniche (auto, aerei), delle costruzioni strutturali, delle ...
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manifattura
Patrizio Bianchi
Haya al Shawwa
Modalità di produzione rivolta alla creazione in serie di beni di consumo e di beni di investimento destinati al mercato.
Cenni storici
Già nel Medioevo [...] vi erano organizzazioni produttive specializzate nella realizzazione di beni da vendersi sui mercati, come per es. le filature e le tessiture bolognesi che nel 15° e 16° sec. producevano velli in seta ...
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rete, economie di
Lucio Poma
Economie relative a quei prodotti per i quali l’utilità derivante dal consumo di un bene si accresce all’aumentare del numero di persone che lo utilizzano, come definito [...] da M.L. Katz e C. Shapiro (1985) nel concetto di network externalities.
I prodotti tecnologici di rete
Una prima categoria racchiude prodotti che utilizzano una tecnologia di r. finalizzata a fare interagire ...
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esterne, economie
Effetti che non passano per il mercato ma si trasferiscono da un’attività di produzione, investimento o consumo a un’altra attività di produzione, investimento o consumo. Un fenomeno [...] rilevante di economie o diseconomie esterne non create da un agente individuale (➔ esternalità), ma provocate dalla presenza o dall’assenza di capitale sociale in un dato sistema, è alla base delle recenti ...
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Economia e felicità
Luigino Bruni
Una nuova scienza?
Gli studi sulla felicità sono uno degli elementi di maggiore novità e interesse nell’ambito della ricerca economica, psicologica e sociale contemporanea. [...] alla gita con famiglia. Ex post, però, la felicità ne risente poiché mentre il tempo passato davanti alla TV è solo ‘consumo’, il tempo trascorso con famigliari e amici è anche un investimento, che continua a produrre frutti di vita buona nel tempo ...
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bene
Enrico Saltari
Nell’accezione generale, i b. sono prodotti o risorse che possono essere direttamente indirizzati al soddisfacimento di bisogni, oppure venire utilizzati per produrre altri beni.
I [...] quelli che conferiscono utilità per lo status che creano e per la posizione relativa nella scala sociale che il loro consumo consente di occupare (un’automobile di lusso ma anche lo zainetto firmato). La particolarità di questi ultimi non è tanto ...
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Nel senso più stretto significa la parte muscolare del corpo dell'animale; in senso più lato l'insieme dei muscoli e annessi (tendini e aponeurosi), del grasso intra e perimuscolare. Per rendimento di [...] quasi soltanto la carne congelata, che può essere venduta a un prezzo molto più basso.
In Italia prima della guerra il consumo della carne (compreso il pollame e la cacciagione) si poteva calcolare in 18 kg. per abitante e per anno (Fotticchia). Al ...
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Sommario. - Tenore alimentare ed equilibrio negli approvvigionamenti (p. 216); L'intervento dello Stato (p. 216); Disponibilità dei generi alimentari (p. 216); Consumi e razioni alimentari (p. 217); Processo [...] 1945 e ai 46 milioni del 1947, risalita solo nel 1946 a 63 milioni e nel 1948 a 61 milioni. Rispetto ai consumi del tempo normale, valutati con l'attuale popolazione, semine comprese, a circa 90 milioni di quintali, le deficienze si sono manifestate ...
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GDO
– Sigla di Grande distribuzione organizzata, tipologia di vendita al dettaglio di prodotti alimentari e non di largo consumo, realizzata tramite la concentrazione dei punti vendita in grandi superfici [...] che non sono in grado di sostenere la concorrenza dei prezzi determinando, di conseguenza, un effetto di spersonalizzazione nei quartieri in cui i negozi cessano l'attività e un senso di estraneità nei consumatori che erano a questi fidelizzati. ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...