VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] viaggi d'affari, ecc., legata ai processi di terziarizzazione del sistema produttivo, sia a cambiamenti dei modelli di consumo conseguenti l'aumentato benessere. Gli anni Ottanta non sono stati caratterizzati, come nel passato, da una grande crescita ...
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PIANO REGOLATORE (XXVII, p. 120)
Lodovico QUARONI
Giovanni ASTENGO
REGOLATORE Piano regolatore urbano. - Il progresso dell'interesse per i problemi sociali, la consapevolezza degli errori commessi e [...] ; emigrazione; immigrazione; lavoro; ecc.), delle industrie e del commercio (genere; produzione; posizione; ecc.), degli approvvigionamenti (consumo; aree nutritive relative alla città; provenienza dei generi; ecc.), e degli altri aspetti della vita ...
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CASTELLI E "PFALZEN", REGNO DI GERMANIA
DDankwart Leistikow
L'inizio della sovranità di Federico II di Hohenstaufen nel Regno di Germania può essere collocato nel 1212, l'anno in cui fece il suo ingresso [...] muri di cinta coevi, ha conservato tratti essenziali risalenti all'epoca di fondazione. Fra le sue mura, nel 1235, si consumò un evento memorabile: il re ribelle Enrico (VII) fu costretto a sottomettersi al padre imperatore. Molti elementi inducono a ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] della predazione), dove a>0 è detto coefficiente di attacco, mentre T>0 corrisponde al tempo necessario a consumare la preda; per ciò che riguarda la risposta numerica, si suppone spesso che sia proporzionale alla risposta funzionale, ponendo ω ...
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Secondo una valutazione del 1974, la popolazione del B. è di 9.756.590 ab. su una superficie di 30.514 km2, con una densità media di 320 ab. per km2; rispetto al 1959, cioè in quindici anni, si è avuto [...] si è prolungata fino al momento della rivalutazione del marco tedesco. La politica economica e una ripresa del consumo privato hanno inoltre contribuito all'accelerazione del progresso realizzatosi nelle due fasi di sviluppo prese in osservazione. I ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] degli ambienti, con la sala centrale che assunse sempre di più il carattere di ambiente destinato alla preparazione e al consumo dei pasti e la nascita di vani di disimpegno (corridoio, scala), che davano accesso ad altri ambienti con destinazione ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] con una serie di attività artigianali interne, dislocate nei vici, per la produzione di tutti i beni di uso e consumo necessari (D'Onofrio, 1983). La meticolosa programmazione del Piano di San Gallo si impernia sulla chiesa, un monumentale edificio a ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Oceania
Gaetano Cofini
Caratteri generali
Lo studio archeologico dei complessi architettonici ha consentito di raccogliere dati preziosi sull'organizzazione delle [...] ). Lo status dominante delle classi nobiliari era periodicamente ridefinito nel corso di tali gare, attraverso l'accesso ad esse e il consumo di prede esotiche. Nelle Samoa alcuni mounds in terra (tia ave), con la superficie spianata e con i lati ...
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KAIROUAN
F. Cresti
(arabo classico al-Qayrawān)
Città della Tunisia, a km. 50 ca. a S-O di Susa.Secondo la tradizione trasmessa dagli scrittori arabi del Medioevo, la fondazione di K. fu opera di ῾Uqba [...] numerosa: al-Bakrī afferma che in un solo giorno della festività della ῾ashūra furono sgozzati novecentocinquanta buoi per il consumo dei suoi abitanti. Era già tuttavia iniziata, a partire dal sec. 10°, una progressiva decadenza, che culminò con l ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] il cambiamento. Siamo insomma tutti in attesa di un futuro il cui scopo non sia essere, a sua volta, rapidamente consumato e dimenticato; che porti a nuove forme di pensiero, nuove forme architettoniche: un nuovo che non è ancora all’orizzonte ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto al c.; fare, non fare consumo di...
consumabile
consumàbile agg. [der. di consumare1]. – Che può consumarsi. In diritto, beni (o cose) c., quelli il cui godimento è possibile soltanto attraverso la loro consumazione o trasformazione (in contrapposizione ai beni inconsumabili);...