GHILINI, Ghilino (Gelino de Gelino)
Laura Turchi
Nacque a Ferrara intorno al 1477 da Niccolò, causidico proveniente da una casata patrizia di Alessandria ma stabilitosi a Ferrara, dove aveva ottenuto [...] diStatodi Modena, Archivio segr. Estense, Cancelleria, Sezione estero, Carteggio ambasciatori, Roma, bb. 33, 34; Ibid., Milano, b. 29; Cancelleria, Raccolte e miscellanee, Carteggi e documenti di particolari, b. 617; Archivio camerale, Contabilità ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] avviato nella sua dimensione regionale. In altre realtà, sembrano essere stati proprio i primi venti anni del secolo XX quelli più la funzione di assistenza contabile, la preparazione dei bilanci e pure l’attività di favorire le corrispondenze ...
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GALLI, Antonio Andrea
Dario Busolini
Nacque a Bologna, il 30 nov. 1697, figlio di Sebastiano e Teresa Maria Mazzoni. Avviato alla vita religiosa, cominciò gli studi nel collegio dei gesuiti della sua [...] pubblicamente le tesi di P. Quesnel, era stato nondimeno ben accolto di salute di Clemente XIII, non ci fu.
Il G. amministrò accortamente il suo patrimonio, che divenne considerevole solo dopo la nomina a penitenziere. Ne tenne una precisa contabilità ...
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CANDIDO
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Presbitero della Chiesa romana, nel settembre del 595 venne nominato dal papa Gregorio I "rector patrimonii beati Petri per Gallias", succedendo ad un patricius Dinamio, morto - od esonerato [...] era stato amministrato sotto il controllo dei nuovi vescovi locali - e di vincolare contabilità delle entrate - costituite ordinariamente dal versamento dei censi, in natura o in danaro, da parte dei fittavoli o dei coloni - e delle uscite (spese di ...
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BOLOGNESI, Ambrogio
Silvana Menchi
Nacque a Palermo nel 1507 da un Giovanni muratore, originario della regione di San Marino, e da una Caterina, di cui ignoriamo il casato. Nel 1525, quando lasciò la [...] accusato dal suo successore Vincenzo da Firenze di aver lasciato la contabilità del convento in disordine e fu invitato costituzionale impotenza dell'uomo al bene, quanto a uno statodi debolezza, nel quale l'intervento della grazia acquista una ...
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MALAN, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a San Giovanni (oggi Luserna-San Giovanni), nelle Valli valdesi, il 5 genn. 1810 da Jean Michel, agricoltore, e da Jeanne Lantaret. Dal padre, educatore rigido [...] gestione dei complessi rapporti con le autorità dello Stato e la posizione di vertice ottenuta nel 1848 all'interno del sinodo di mettersi completamente al servizio della Chiesa valdese in lenta ma inarrestabile espansione: ne tenne la contabilità, ...
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CARACCIOLO, Giacomo
Mirella Giansante
Nacque a Martina Franca (Taranto) il 6 sett. 1675, figlio cadetto di Petraccone (V), duca di Martina, e di Aurelia Maria Imperiali, che si divisero l'anno dopo [...] : il C. chiese al gran maestro di poter controllare tutta la contabilità originale delle dogane e in particolare della sua fedeltà lo designò nunzio a Lucerna. A tale scopo egli era stato ordinato sacerdote il 23 febbr. 1710 e, rientrato a Roma, fu ...
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contabilita
contabilità s. f. [dal fr. comptabilité; v. contabile]. – 1. Disciplina che studia ed enuncia le leggi del controllo nel campo dell’amministrazione economica di un’azienda. C. di stato, la scienza che studia l’organizzazione finanziario-contabile...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...