oftalmia
Processo infiammatorio dell’occhio, che coinvolge specialmente la tunica vascolare. Si distinguono vari tipi di o., le due forme più note sono l’o. metastatica, in cui l’infiammazione dell’occhio [...] dell’occhio controlaterale. O. del neonato: infiammazione acuta della congiuntiva del neonato, causata in genere dal contagio gonococcico durante il passaggio attraverso i genitali materni. O. da neve: congiuntivite cui sono esposti spesso gli ...
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Mistico (Deventer 1340 - ivi 1384). Studiò in varie università acquistando fama di grande cultura; in seguito a una conversione mistica (secondo alcuni nel 1370; secondo i più nel 1373-74), sotto l'influsso [...] predicare gli fu ritirato (1383), non avendo egli il sacerdozio; morì, prima di conseguirlo, per un male contratto per contagio mentre assisteva un discepolo. Ammiratore di G. Ruysbroek, ne tradusse in latino le Nozze spirituali; secondo alcuni, un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’influenza dell’umanesimo e gli sviluppi dell’anatomia (favorita dallo sviluppo [...] . Il primo infetta solo per contatto diretto. Il secondo opera nello stesso modo, ma lascia inoltre “fomiti”, e questo contagio può spandersi per mezzo di tali fomiti, come ad esempio la scabbia, la tisi, le macchie maligne, l’elefantiasi e simili ...
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DI FAYE, Giovanni Antonio
Giovanni Nuti
Nacque il 1° genn. 1409 nel borgo di Malgrate (od. frazione di Villafranca in Lunigiana, prov. di Massa Carrara) da Francesco e da Guglielmina, figlia di Nicolò [...] 'Archivio storico per le provincie parmensi), il nonno Lorenzo lasciò il paese d'origine a sedici anni. per scampare ad un contagio che aveva sterminato quasi tutta la sua famiglia e si stabilì a Conipione; qui si sposò ed ebbe due figli, Leonardo ...
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MARCUCCI, Gaspare
Luigi Maria Fratepietro
MARCUCCI (Marcucio, Maruccio), Gaspare. – Nacque a Nozzano, nei pressi di Lucca, intorno al 1585-90 secondo quanto si desume dal curriculum degli studi, da [...] , tuttavia si trova testimonianza successiva della sua attività solo nel 1630, allorché fu tra i primi medici ad affrontare il contagio della peste a Lucca.
Pur non essendo univoca l’opinione che si trattasse effettivamente di peste, il 26 ott. 1630 ...
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Monkeypox (Mpox) Virus appartenente alla famiglia dei Poxviridae, genere Orthopoxvirus, responsabile della patologia nota come vaiolo delle scimmie e identificato per la prima volta nel 1958 in animali [...] per contatto con oggetti contaminati, essendo i fluidi corporei particolarmente infettivi. Dopo l’identificazione del primo caso di contagio umano, accertato nel 1970, alcuni focolai epidemici sono stati descritti in Africa centrale e occidentale, e ...
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TIFO (XXXIII, p. 833)
Giuseppe GIUNCHI
I progressi dell'ultimo decennio riguardano la migliore conoscenza della struttura antigene del bacillo tifico e la differenziazione dei bacilli tifici in varî [...] tipo. Per contro la constatazione di tipi diversi di bacilli porta a concludere per una pluralità delle fonti di contagio, rappresentate di solito da portatori cronici di bacilli.
Diagnostica. - I cardini su cui poggia la diagnosi clinica sono ormai ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] il Tamigi, il 29 settembre raggiunse Londra, da dove passò a Calais a novembre. Con l'arrivo dell'inverno, il contagio ebbe un arresto, per riprendere la primavera successiva soltanto nei luoghi dove ancora era rimasto.
Da Londra, nella primavera del ...
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ROSOLIA (lat. scient. rubella; fr. rubéole; sp. sarampion; ted. Röteln; ingl. measles)
Luigi Spolverini
Viene così chiamata una malattia acuta infettiva contagiosa, caratteristica per la sua benignità [...] , a differenza del morbillo, non sia davvero notevole; rarissimi si presentano i casi sporadici. Comunque il pericolo di contagio, massimo durante l'eruzione, si estingue rapidamente, essendo il virus poco resistente. Il periodo d'incubazione oscilla ...
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colera
Gabriella d'Ettorre
Malattia infettiva batterica che colpisce l'intestino
Il colera è una malattia infettiva acuta causata dal bacillo Vibrio cholerae che trova il suo rifugio nell'intestino [...] cui si può trasmettere l'infezione è l'uomo malato. Il vibrione del colera infatti viene eliminato con le feci. Il contagio indiretto invece avviene attraverso l'acqua, le bevande, i gelati, le verdure, dove il batterio si moltiplica molto facilmente ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....