SCID (sigla dell’ingl. Severe Combined ImmunoDeficiency)
Malattia inquadrata nell’ambito dei difetti primitivi del sistema immunitario. Sebbene sia piuttosto rara, questa forma morbosa è stata di grande [...] bolla di sterilità) perché sono proni a tutte le infezioni e quindi possono morire anche per il più banale contagio virale, batterico, ecc. Ovviamente, in caso di infezione si ha una sintomatologia estesa con febbre, diarrea, ricorrenti polmoniti ...
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Filovirus
Virus a RNA monocatenario lineare, con dimensioni di circa 80 nm e di forma allungata; possiedono un nucleocapside a elica. I F. sono dotati di altissima contagiosità, patogeni, oltre che per [...] altri virus in grado di colpire i macachi asiatici, evidenziando la diffusione dei F. anche al di fuori dell’Africa. Il contagio da F. si attua per via ematica e attraverso le secrezioni biologiche; è dubbia la trasmissione per via aerea. La malattia ...
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L'accattonaggio, il mendicare per mestiere, conseguente al fenomeno economico del pauperismo, è un fatto socialmente dannoso e fastidioso, che da secoli è, con mezzi varî, colpito e, se non eliminato, [...] della credulità e bontà altrui da parte di oziosi, avari o malvagi, in veste d'inabili e ammalati; per il rischio di contagio, conseguente alla vita randagia di gente ignorante e sudicia; per il non raro uso di modi tracotanti e petulanti, da parte ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Le malattie nella teoria medica
Danielle Jacquart
Le malattie nella teoria medica
Avicenna, grazie alla definizione secondo cui la medicina è la scienza che [...] riprende, come avevano già fatto al-Rāzī e al-Maǧūsī, il contenuto di un problema aristotelico in cui il contagio era menzionato tra i fenomeni di simpatia (Aristotele, Problemata, VII, 8). Dopo aver indicato questo particolare modo di trasmissione ...
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È quella parte della microbiologia che si occupa dei batterî. La batteriologia data dalla scoperta dell'olandese Antonie van Leeuwenhoek (1632-1723) che poté dimostrare la natura organizzata del lievito [...] sviluppo delle malattie.
Non deve questo recare sorpresa quando si pensi che anche ai principî del sec. XIX la natura dei contagi era ancora avvolta nel più fitto mistero: infatti, sebbene Athanasius Kircher nel 1671 avesse attribuita la peste a un ...
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Secondogenito di Carlo III e di Amalia di Sassonia, nacque a Napoli nel 1748. Di costituzione robusta, largo di spalle, appassionato per la caccia come tutti quelli della sua famiglia, e gran giocatore [...] .
Ma, scoppiata la rivoluzione francese, affollatesi in breve le frontiere spagnole d'emigrati, di fronte al pericolo del contagio rivoluzionario, il re sciolse le Cortes e proibì l'importazione dei periodici francesi. La caduta di Floridablanca nel ...
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Tuffi
Camillo Cametti
La Storia
Lo sport dei tuffi sembra aver avuto origine nel 1811, anno in cui si formò in Germania un sodalizio di nuoto che dedicò gran parte della sua attività alla nuova disciplina. [...] dolce da trampolini improvvisati, per togliersi il sale di dosso. La passione per i tuffi dei salinatori di Halle contagiò molti ginnasti; essi videro nei tuffi un modo di allenarsi senza rischiare dolorosi atterraggi in caso di errori di esecuzione ...
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BARDI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nacque a Firenze da Giovanni Maria dei conti di Vernio e da Lucrezia Salviati, e fu fratello di Ainolfo, Filippo e Piero. Dotto nelle lingue antiche e moderne, si laureò [...] Gli si attribuisce il merito di essere riuscito, con energiche misure sanitarie, a tener lontano dalla città di Avignone il contagio deHa peste che in quel periodo infestava il territorio. Si dovette anche alla sua opera personale la riconquista alla ...
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Si designa con questo nome l'infezione provocata dal bacillo carbonchioso, o bacillus anthracis, così chiamato per la colorazione fortemente scura, nerastra, che assumono il sangue e specialmente la milza, [...] prove diagnostiche.
La profilassi del carbonchio ematico può essere diretta, mettendo gli animali recettivi al riparo di eventuale contagio, o indiretta, difendendo gli animali stessi contro l'agente specifico, con l'uso di vaccini (immunità attiva ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] da minuti animali in precedenza venuti strettamente in contatto con il malato. A tale evento fu dato il nome di 'contagio vivo diretto'. Questa nozione ricevette conferma anche da A. Bassi, al quale si devono gli studi sulle infestazioni da parassiti ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....