Studente di medicina peruviano (Cerro de Pasco 1858 - Lima 1885). È ricordato per essersi intenzionalmente sottoposto al mortale contagio della febbre di Oroya, che infieriva nel Perù. Fatta l'inoculazione [...] (27 ag. 1885) il C. studiò su sé stesso l'andamento clinico della malattia sino a quando le forze non lo abbandonarono (5 ott.). La malattia, oggi nota come malattia di C., ha carattere infettivo, non contagioso. ...
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(TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente [...] l’uso improprio di un trattamento insufficiente può causare, paradossalmente, il diffondersi di germi resistenti ai farmaci.
Modalità di contagio e patogenesi
La più importante fonte d’infezione per l’uomo è costituita dal portatore di una t. aperta ...
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PESTE
Aldo CASTELLANI
Filippo RHO
Nino BABONI
(fr. peste; sp. peste, plaga; ted. Peste; ingl. plague; sinonimi: peste bubbonica orientale, tifo pestilenziale, morte nera).
A causa della grande epidemicità [...] però insorge per l'introduzione in porcilaie sane di suini infetti o guariti da poco tempo e conservatisi durevoli portatori di contagio. Il virus diffuso con i secreti ed escreti di suini infetti o dai cadaveri di quelli morti o uccisi, invade l ...
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Manifestazione collettiva d’una malattia (colera, influenza ecc.), che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto in dipendenza da vari fattori, [...] ’Europa, per es., sono e. importate quelle di morbi esotici (peste, colera ecc.). Le e. si propagano per contagio diretto (malato, convalescente o portatore sano), o indiretto (oggetti infetti, pulviscolo atmosferico, acqua, insetti vettori ecc.). Le ...
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Polya, urna di
Modello utilizzato per lo studio della frequenza di successo, tenendo conto di possibili influenze di tipo contagioso, in senso sia proprio sia inverso (contagio negativo o immunizzazione). [...] a caso da una popolazione; p è usualmente molto basso (per es., 1% o 5%) e r descrive la virulenza del contagio. Il fatto che la varianza della variabile Sn, che misura il numero di soggetti colpiti dalla malattia, sia funzione crescente di r ...
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botnet
s. m. o f. Rete di computer collegati alla rete telematica che passano sotto il controllo di un’unica entità, diventando possibili oggetti di contagio da parte di virus informatici.
• Lo smantellamento [...] di alcune botnet (i criminali usano le botnet per inviare messaggi email indesiderati, diffondere virus, attaccare computer e server e commettere altri tipi di frodi e atti illeciti), quale ad esempio ...
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Malattia infettiva degli equini, dovuta a un microrganismo specifico, Pseudomonas mallei. Fonti di infezione sono urine, feci, secrezioni mucose e lesioni aperte di animali malati; il contagio avviene [...] attraverso soluzioni di continuo della cute o della mucosa, ma è possibile anche per via inalatoria o digestiva. La sintomatologia, a decorso acuto o cronico, è caratterizzata dalla formazione di lesioni ...
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Ripetizione di una vaccinazione per ripristinare uno stato immunitario adeguato: si pratica dopo un intervallo di tempo determinato oppure quando l’individuo è esposto a particolare pericolo di contagio. ...
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OSSIURIASI
Agostino PALMERINI
. È il complesso dei fatti morbosi dovuti alla infestazione degli ossiuridi (v.) frequente nell'uomo (in tutti i climi, in tutte le età, ma specialmente nei bambini), più [...] rara negli animali (equini: cavallo, asino, mulo). Il contagio può avvenire con meccanismi diversi: per disseminazione nell'ambiente (trasporto a mezzo d'insetti, concimazioni improprie) delle uova del parassita e quindi contaminazione degli alimenti ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] mani degli operatori sanitari. In questa teoria non c'è l'idea di una partecipazione di batteri o 'germi' nel contagio, il che mette in discussione il mito di Semmelweis incompreso precursore di Pasteur e Koch. Semmelweis conservò invece il concetto ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....