DE AMICIS, Tommaso
Giuseppe Armocida
Nacque in Alfedena (L'Aquila) il 18 ott. 1838, da Giuseppe ed Elena Di Loreto, primo di numerosi fratelli, tra i quali si distinse Mansueto che fu deputato e senatore. [...] , in Annali clinici dello Ospedale Incurabili, n.s., V [1880], pp. 41-58). Compì ricerche sulle fonti di contagio e fornì la dimostrazione clinica dell'impossibilità della trasmissione della sifilide con l'allattamento, occupandosi inoltre del vasto ...
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GIOVANNA da Signa
Silvia Mostaccio
Originaria di Signa, presso Firenze, e figlia di poveri pastori del contado, non conosciamo la sua data di nascita, che è da collocare presumibilmente nella seconda [...] dalla peste, nel 1348, di una certa Nuta da Signa che G. si propose ai suoi compaesani come colei che sana dal contagio: questo miracolo è considerato il fondamento del culto di G. (cfr. Dalarun), che da quel momento ricevette un notevole impulso ...
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SETTALA, Ludovico
Giorgio Giacomo Mellerio
SETTALA, Ludovico. – Di nobile famiglia milanese, nacque in Milano il 27 febbraio 1552 da Francesco e da Giulia Ripa, figlia di Gian Francesco Ripa, giureconsulto [...] . Rischiò la vita per la sua onestà nel dichiarare tempestivamente la presenza della peste, e che si diffondeva per contagio. Nell’attività fu coadiuvato dal suo luogotenente Alessandro Tadino (Milano, m. 1661) e dal figlio Senatore. Forse la sua ...
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SPACCINI, Giovanni Battista.
Matteo Al Kalak
– Nacque a Modena il 19 luglio 1570 da Giberto e da Bianca Pazzani (o Pacciani). Il battesimo, celebrato il 24 luglio 1570 nella parrocchia della cattedrale, [...] suoi diari. Negli anni successivi, fu spettatore del rinnovamento edilizio che interessò la capitale dopo la faticosa uscita dal contagio: in quel periodo si avviarono i cantieri del nuovo palazzo ducale, della fortezza e di varie chiese cittadine ...
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ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] coraggiosamente a fare per due mesi il cappellano e l'infermiere nel lazzaretto del Poggio, esperienza che ripeté durante il contagio del 1886.
Nel 1885 si imbarcò come cappellano militare sulla nave "Garibaldi" e andò a Massaua, da dove rimpatriò ...
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BARBERI, Giovanni
Carlo Francovich
Nacque a Roma il 10 dic. 1748, dall'avvocato romano Filippo e da Petronilla Mutarelli di Benevento. Essendo il padre addetto al foro criminale, dove esercitava l'ufficio [...] . Ebbe anche altri incarichi, come, per esempio, quello di presiedere ai regolamenti sanitari, per preservare la città dal contagio del colera scoppiato in quel tempo a Livorno.
Quando nel febbraio del 1808, riapertosi il conflitto fra Napoleone e la ...
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Nosferatu ‒ Eine Symphonie des Grauens
Luciano Berriatúa
(Germania 1921, 1922, Nosferatu, colorato, 106m a 16 fps); regia: Friedrich W. Murnau; produzione: Enrico Diekmann, Albin Grau per Prana; soggetto: [...] al proprio passaggio. Il vampiro si imbarca su una nave diretta a Wisborg, portando con sé alcune casse piene di topi contagiati dalla peste; giunto in città, si insedia nella casa di fronte a quella di Hutter e inizia la sua opera di distruzione ...
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BIVONA BERNARDI, Antonio
Francesco Brancato
Nacque a Messina il 24 ott. 1778 da Andrea Bernardi e da Maddalena Chiocciola, romani. Perduti ancor piccolo i genitori, fu adottato dal barone Antonino Bivona [...] del padre adottivo aveva sposato Caterina Pellegrino da cui aveva avuto otto figli) ai Porrazzi fuori Palermo. Colpito dal contagio, morì il 7 luglio di quell'anno.
Opere: Sicularum plantarum centuria prima, Panormi 1806; Sicularum plantarum centuria ...
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stregoneria Attività delle streghe o degli stregoni. In senso concreto, operazione magica spesso diretta con l’intenzione di danneggiare qualcuno.
Secondo la mitologia popolare, streghe e stregoni sono [...] assortimento assai eterogeneo di pratiche, che rispondono a tre principi fondamentali: il principio della trasmissione per contagio (cose che sono state in contatto continuano a influenzarsi reciprocamente anche a distanza), quello della similitudine ...
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OVINI (dal lat. ovis)
Cesare GUGNONI
Albino MESSIERI
Denominazione con la quale comunemente si indicano la Capra e la Pecora.
I. La capra.
La capra (lat. Capra hircus L.; Ovis capra Sanson; fr. chèvre; [...] ammalati e la disinfezione prolungata degli ovili contaminati.
10. Setticemia emorragica delle pecore e delle capre. - Malattia infettivo-contagiosa, dovuta a germi del gruppo dei septicus o pasteurelle (da Pasteur che ne scoprì il tipo base, quale ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....