VALARESSO, Alvise
Giuseppe Gullino
– Nacque a Venezia il 6 gennaio 1588 da Zaccaria, figlio unico di Alvise, e da Elisabetta Miani di Paolo Antonio, il cui nome venne dato al gemello di Valaresso. Zaccaria [...] e Valaresso fu inviato nel Veronese, dove si adoperò a realizzare le fondamentali strutture sanitarie per arginare l’infierire del contagio.
Al termine dell’epidemia, qualche mese dopo essere rimpatriato, si portò a Padova per assumervi la carica di ...
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Raffreddore
Donato Greco
Sotto il termine generico di raffreddore è raggruppata una serie di sindromi acute delle prime vie respiratorie, associate a un gran numero di virus, le quali possono differire [...] dimostrato che il loro lavaggio accurato riduce fino al 60% la possibilità di trasmissione intrafamiliare; anche il contagio attraverso la respirazione di particelle virali è ben documentato.
3. Caratteristiche cliniche
Il raffreddore abitualmente ha ...
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NAMIAS, Giacinto
Donato Greco
– Nacque a Venezia il 10 aprile 1810, da Marco e da Susanna Bianchini, discendente da famiglia ebrea di origine spagnola, rifugiatasi in Italia nel XVI secolo per sfuggire [...] 211).
Nell’ottobre 1835 Namias fu destinato a curare i colerosi nell’ospedale di San Daniele. Sostenitore della teoria del contagio tra vivi (successivamente dimostrata vera con la scoperta del Vibrio cholerae da parte di Filippo Pacini nel 1855) per ...
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QUAGLINO, Antonio
Valentina Cani
QUAGLINO, Antonio. – Nacque a Zubiena, in provincia di Biella, il 13 ottobre 1817 (i documenti universitari attestano il 17 ottobre) da Giovanni Battista, negoziante [...] ).
Prima dell’affermazione dell’antisepsi fu attento all’importanza delle pratiche igieniche nei locali della clinica per evitare il contagio infettivo tra operati e degenti. Nel 1881 fu però costretto a lasciare la cattedra dopo aver contratto, in ...
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BURAGNA, Giovan Battista
Guido D'Agostino
Nato negli ultimi anni del sec. XVI da Marcantonio, facoltoso patrizio algherese, compì gli studi di filosofia e di legge al termine dei quali esercitò l'avvocatura [...] giustizia, per la forzata inerzia del tribunale, impedendo che malintenzionati profittassero dello stato d'emergenza imposto dal contagio. Superata infine anche l'ultima contrarietà (s'era difeso con orgoglio affermando: "Buraña fui y Buraña soy ...
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FAZZINI, Lorenzo
Raffaele Santoro
Nato a Vieste (Foggia) il 19 genn. 1787 da Tommaso e da Porzia Medina, seguì l'istruzione primaria nella città natale; studiò poi a Foggia, a Benevento e nel seminario [...] durante un'epidemia di colera.
Pur essendo in quel periodo proibite le cerimonie pubbliche, per paura della diffusione del contagio e nonostante una pioggia fittissima, moltissimi allievi ed amici del F. seguirono la bara, portata a spalla fino alla ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] Biblioteca naz. Marciana, Mss. it., 2076; A. Allegri, Seconda parte delle rime piacevoli, Verona 1607; F. Rondinelli, Relazione del contagio stato in Firenze l'anno 1630 e 1633, Firenze 1634; Le opere di Galileo Galilei. 1a ed. completa…, X, Firenze ...
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DEL NERO, Marco
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze il 26 maggio 1486 da Simone di Bernardo (di Simone di Nero) e da Maddalena di Francesco Tosinghi (Della Tosa).
Anche questo ramo della famiglia [...] frenare le sortite di approvvigionamento degli assediati protraendo i tempi oltre il previsto; infine l'estendersi di un contagio indebolì ulteriormente le truppe.
Di fronte al precipitare della situazione, i Dieci decisero di inviare 2.000 fanti ...
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FRUGONI (Frugone), Giovan Bernardo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque nel 1590 a Genova, nel palazzo di famiglia di piazza Valoria, da Giovan Battista e da Maria Sauli.
Le famiglie erano della parte [...] con il doge e altri cinque o sei senatori sfuggiti alla morte, a coprire tutte le cariche di governo rese vacanti dal contagio.
Nella generosa prestazione durante la peste (da 45.000 a 55.000 morti, secondo stime confermate da studi recenti, su una ...
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VERSARI, Camillo Orazio
Giancarlo Cerasoli
– Nacque a Forlì il 29 marzo 1802 da Girolamo (v. la voce in questo Dizionario) e da Giacoma Calletti.
Il padre, medico di idee liberali, gli diede i primi [...] intorno all’ultima malattia del di lui fratello Napoleone, Forlì 1831; Discorso intorno alla supposizione del contagio tisico, Bologna 1832; Considerazioni sull’allattamento, Bologna 1833; Commentario monografico di estratti e pensieri sul cholera ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....