Regista e sceneggiatore cinematografico canadese (n. Toronto 1943). Dopo essersi laureato alla University of Toronto (1967), si è avvicinato al cinema con i cortometraggi Transfer (1966), From the drain [...] lungometraggio con The parasite murders (Il demone sotto la pelle), distinguendosi per uno stile crudo e diretto. Il contagio, il rapporto tra sessualità e morte, la metamorfosi della carne, la disintegrazione della psiche, la riflessione sul ruolo ...
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Micosi
Gian Carlo Fuga
Raffaele Murace
Le micosi (dal greco μύκης, «fungo») sono affezioni superficiali o profonde dell’organismo, determinate da funghi, in particolare dermatofiti, lieviti, funghi [...] , o dermatofizie, cioè le micosi il cui agente patogeno è un dermatofita, possono essere distinte, a seconda della modalità di contagio, in antropofile (da uomo a uomo), zoofile (da animale a uomo) e geofile (da terreno a uomo); è possibile anche ...
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gig-economy
(gig economy), loc. s.le f. inv. L’economia dei lavoretti, l’ingaggio saltuario per attività lavorative temporanee.
• La gig-economy, il mercato dei lavori «a gettone» prenotati su piattaforme [...] di americani, secondo Intuit, si sono messi in proprio vendendo i loro servizi su queste vetrine virtuali: [...] E il contagio Usa sta arrivando pure in Europa dove la francese BlaBlaCar (passaggi in auto a pagamento) sta guidando lo sbarco del ...
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VIROSI
Giuseppe Visco
Giuseppe Luzi
Sinonimo di malattia virale o da virus, il termine indica in medicina, veterinaria e fitopatologia le malattie causate da virus. Per le caratteristiche di sede, [...] alle popolazioni che vivono in zone endemiche. Misure precauzionali accurate vanno assunte per la manipolazione del virus, che può contagiare il personale addetto ai laboratori. Nel 1990 a São Paulo, in Brasile, è stato isolato l'arenavirus Sabià, di ...
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VALIER (Valerio), Agostino
F. C.
Cardinale, nato a Legnago il 7 aprile 1530, morto a Roma il 23 maggio 1606. Insegnò filosofia a Venezia. Nominato coadiutore del cardinale Navagero, suo zio, vescovo [...] che per lo zelo episcopale, durante la sua permanenza a Verona si distinse per lo spirito di abnegazione e di carità nel terribile contagio del 1576; il clero, ribelle fino al punto che un chierico attentò alla sua vita, fu da lui pacificato. Eletto ...
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scudo anti-spread
<... sprèd> locuz. sost. m. – Meccanismo di difesa messo a punto dai ministri delle Finanze dei paesi della zona euro nel corso del Consiglio europeo di Bruxelles del 28-29 giugno [...] risultano esposti ad attacchi speculativi a causa dell’elevato livello del loro debito pubblico o dell’effetto di contagio da altri paesi, con l’obiettivo di comprimere l’allargamento dello e contrastare l’innalzamento artificiale e ingiustificato ...
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verruca Piccola neoformazione cutanea, con notevole sviluppo dello strato corneo. La forma più comune è la v. volgare (o porro), rilevatezza emisferica a superficie irregolare, la cui sede di predilezione [...] preferita alle mani e al viso, sono le v. piane (dette anche v. giovanili), anch’esse dovute a un virus e contagiose. Di natura completamente diversa sono invece le v. senili (o v. seborroiche), espressione di un processo degenerativo della cute. V ...
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tabe Sindrome caratterizzata da grave e progressivo decadimento generale. T. dorsale (o atassia locomotoria progressiva) Malattia del sistema nervoso, di natura luetica (➔ sifilide), elettivamente localizzata [...] La malattia si sviluppa a notevole distanza di tempo dall’infezione primaria, di solito dopo 10 o 20 anni dal contagio, ed è relativamente più frequente negli uomini che nelle donne. La sintomatologia, costituita nelle sue linee essenziali da dolori ...
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MAGGI, Carlo Maria
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 3 maggio 1630 da Giovanni Battista, di un'antica famiglia della borghesia milanese, e Angela Riva.
L'anno di nascita del M. fu segnato da un avvenimento [...] e famosa pestilenza immortalata da A. Manzoni nei Promessi sposi, che spopolò la città di Milano. Il M. trovò scampo dal contagio insieme con i genitori nella tenuta di famiglia a Lesmo, in Brianza. A Milano condusse gli studi nel collegio gesuita di ...
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tabe
Sindrome caratterizzata da grave e progressivo decadimento generale.
Tabe dorsale
Malattia del sistema nervoso, di natura luetica, (detta anche atassia locomotoria progressiva) elettivamente localizzata [...] La malattia si sviluppa a notevole distanza di tempo dalla infezione primaria, di solito dopo 10 o 20 anni dal contagio, ed è relativamente più frequente negli uomini che nelle donne. La sintomatologia, costituita nelle sue linee essenziali da dolori ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....