ORSOLINO, Tomaso
Daniele Sanguineti
ORSOLINO, Tomaso. – Nacque intorno al 1587 da Antonio, «bravo architetto genovese, quantunque nato di padre lombardo» (Soprani - Ratti, 1768, p. 420) e da Concordia [...] famiglia Santacroce aveva contratto con il padre Battista. Contrariamente a quanto sostenuto da Soprani (1674), non perì durante il contagio del 1657, ma fece ritorno a Ramponio, terra d’origine della famiglia, dove morì nel 1660.
Cristoforo, figlio ...
Leggi Tutto
Silvia Lucantoni
Abstract
Il contratto di lavoro si caratterizza per la posizione di supremazia del datore di lavoro e per la corrispondente posizione di soggezione del lavoratore.
Detta supremazia [...] indagini sulla sieropositività nel caso in cui questa sia rilevante per l’idoneità professionale del lavoratore in considerazione del rischio di contagio connesso al tipo di mansioni (in tal senso, si è espressa la C. cost., 2.6.1994, n. 1994).
Il ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] diffusa nel Medio Oriente e nell'Africa del Nord e, nonostante certi ambienti religiosi rifiutassero il concetto di contagio, vi era la chiara esigenza di segregare coloro che avevano contratto la malattia. A questo scopo nelle regioni occidentali ...
Leggi Tutto
Tabù
Francesco Spagna
Piera Fele
Il termine tabu (dall'inglese taboo, adattamento del termine polinesiano tapu, che significa "sottoposto a restrizioni" e, in senso più ampio e in relazione alle concezioni [...] attribuita al tabu è riconducibile alla capacità di indurre gli uomini in tentazione. Essa agisce come un contagio perché l'esempio è contagioso, e perché nell'inconscio le voglie proibite si spostano su oggetti diversi. Il fatto che la violazione ...
Leggi Tutto
CASALI, Uguccio Urbano
Franco Cardini
Nacque da Bartolomeo di Ranieri e dalla sua seconda moglie, Beatrice di Francesco Castracani, dopo il 1349 (quando era ancora viva la prima moglie di Bartolomeo) [...] era ormai minato a sua volta dal male; qualche testimonianza, più malevola, sostiene che avesse preferito recarsi a Firenze, dove il contagio era in declino, per sfuggire la sua città dove esso era viceversa all'inizio.
Il C. partì da Cortona il 4 ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Nicolò
Gino Benzoni
Unico figlio di Nero (1561-1592) di Giuseppe e della sua seconda moglie Paolina di Giovanfrancesco Grimani, nasce a Venezia il 28 genn. 1592 e si sposa, ancora adolescente, [...] dall'epidemia - trattenuto in lazzaretto. Ma, visto che sia egli sia i suoi compagni di viaggio sono immuni dal contagio, chiede, il 12 aprile, per sé e per gli altri, il permesso d'uscirne anticipatamente.
Restituito al dibattito senatorio ...
Leggi Tutto
Olimpiadi estive: Città del Messico 1968
Gian Paolo Ormezzano
Numero Olimpiade: XIX
Data: 12 ottobre-27 ottobre
Nazioni partecipanti: 112
Numero atleti: 5516 (4735 uomini, 781 donne)
Numero atleti italiani: [...] si sarebbero mostrati poco disciplinati. In effetti l'allegria di Città del Messico (nonostante Tlatelolco e i suoi morti) contagiò un po' tutti e in particolare la palazzina degli azzurri nel villaggio olimpico era un posto di vivaci e continui ...
Leggi Tutto
PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] , Berlin-Boston 2011, pp. 169-187. Sulla Dissertazione sul gusto delle belle lettere: C. Viola, «Quel fatal contagio»: la traduzione moderna nel dibattito sul “gusto presente”, in Traduzioni letterarie e rinnovamento del gusto: dal Neoclassicismo al ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Integrazione, variabilità, interattività, ipermedialità e simulazione: questi sono i tratti [...] dell’attore quale fulcro vitale dell’esperienza scenica il cui corpo-interfacciato permette di far funzionare per contagio tecnologico l’intero spettacolo. Il cyber-attore torna ad assumere i connotati della Supermarionetta profetizzata da Craig ...
Leggi Tutto
Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] , dilatazione, chiusura e singolarità, e si pongono a fondamento di una visualità che sempre più avverte il contagio dei nuovi media.
Grazie alle tecnologie elettroniche si modificano i processi della preproduzione e della postproduzione, con ...
Leggi Tutto
contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....