PALMERINI, Camillo
Giovanni Duranti
– Nacque a Roma, quinto di sei fratelli, il 3 aprile 1893 da Achille, professore di disegno, e da Maria Cappello.
La madre era figlia di Valerio, maggiore dell'esercito [...] pontificio, e pronipote di Agostino, medico condotto, studioso delle malattie trasmissibili per contagio, nonché membro di accademie e società scientifiche. Dal padre Palmerini ereditò la passione per il disegno; fu lui a introdurlo ai segreti della ...
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MAGGI, Carlo Maria
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 3 maggio 1630 da Giovanni Battista, di un'antica famiglia della borghesia milanese, e Angela Riva.
L'anno di nascita del M. fu segnato da un avvenimento [...] e famosa pestilenza immortalata da A. Manzoni nei Promessi sposi, che spopolò la città di Milano. Il M. trovò scampo dal contagio insieme con i genitori nella tenuta di famiglia a Lesmo, in Brianza. A Milano condusse gli studi nel collegio gesuita di ...
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RONDINELLI, Francesco
Alfonso Mirto
– Nacque a Firenze il 4 ottobre 1589 da Raffaello e da Ortensia Rondinelli.
Studiò presso i gesuiti per poi passare a Pisa. Giovanni Cinelli Calvoli lo definì «uomo [...] il 30 gennaio 1665 e fu sepolto nella chiesa di S. Lorenzo.
L’opera che lo rese famoso fu la Relazione del contagio stato in Firenze negli anni 1630, e 1633, dedicata a Ferdinando II de’ Medici. Santi (1912) la definisce «meticolosa, minuta, assai ...
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ALAIMO (Alaymo), Marco Antonio
Roberto Zapperi
Nato nel 1590 a Racalmuto (Girgenti), nel 1610 si addottorò in filosofia e medicina nell'università di Messina. Nel 1616 si era già trasferito a Palermo, [...] scientifici. Nel 1625 infatti pubblicò a Palermo una prima me-moda sul modo di evitare il contagio della peste: Discorso intorno alla preservazione dal morbo contagioso e mortale che regna al presente in Palermo ed in altre città e terre del Regno ...
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DOGLIONI, Giovanni Nicolò
Marina Romanello
Nacque a Venezia nel 1548 da una famiglia originaria di Belluno: alle sue ascendenze cadorine resterà sempre legato e sarà iscritto al locale Consiglio dei [...] della Sanità. Durante la pesante epidemia di peste del 1576 non si allontanò dalla città lagunare perdendovi, in seguito al contagio, la moglie e i due figli; egli stesso fu portato al lazzaretto, dove sopravvisse a stento. Ricuperata la salute ...
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CASTELVÌ, Iacopo Artaldo
Bruno Anatra
Nacque a Cagliari il 27 dicembre del 1606 da Paolo marchese di Cea e da Marianna de Yxar. Venne avviato molto precocemente alla carriera delle armi; partecipò nel [...] col grado di capitano di fanteria, meritandosi l'encomio dello Spinola, e su quel teatro rischiò di essere falciato dal contagio. Poco più tardi, sul fronte delle Fiandre, si guadagnò il grado di sergente maggiore e un seggio nel Consiglio di ...
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SPONGIA, Giovanni Filippo
Fabio Zampieri
– Nacque a Rovigno d'Istria l’11 gennaio 1798 da una famiglia di farmacisti. Le fonti non riportano l'identità del padre e della madre.
Studiò dapprima farmacia, [...] ottenute in Egitto, svilupparono idee e proposte che ebbero la eco maggiore in Europa. Clot negava il concetto di contagio: la peste non si diffondeva per contatto fra pazienti ammalati e persone sane, né esistevano 'germi' specifici che potessero ...
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DI FAYE, Giovanni Antonio
Giovanni Nuti
Nacque il 1° genn. 1409 nel borgo di Malgrate (od. frazione di Villafranca in Lunigiana, prov. di Massa Carrara) da Francesco e da Guglielmina, figlia di Nicolò [...] 'Archivio storico per le provincie parmensi), il nonno Lorenzo lasciò il paese d'origine a sedici anni. per scampare ad un contagio che aveva sterminato quasi tutta la sua famiglia e si stabilì a Conipione; qui si sposò ed ebbe due figli, Leonardo ...
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MARCUCCI, Gaspare
Luigi Maria Fratepietro
MARCUCCI (Marcucio, Maruccio), Gaspare. – Nacque a Nozzano, nei pressi di Lucca, intorno al 1585-90 secondo quanto si desume dal curriculum degli studi, da [...] , tuttavia si trova testimonianza successiva della sua attività solo nel 1630, allorché fu tra i primi medici ad affrontare il contagio della peste a Lucca.
Pur non essendo univoca l’opinione che si trattasse effettivamente di peste, il 26 ott. 1630 ...
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ROBERTI VITTORI (Roberti de' Vittorii, Roberti de' Vittorj, Ruberti Vittori, Ruperti Vittori), Carlo
Marco Albertoni
ROBERTI VITTORI (Roberti de’ Vittorii, Roberti de’ Vittorj, Ruberti Vittori, Ruperti [...] del 1645.
Negli anni del papato di Alessandro VII, oltre alla nomina a commissario di sanità per prevenire il contagio della peste nello Stato pontificio (Biblioteca apostolica Vaticana, Borghesiano latino, 119, cc. 57r-61r), intraprese la carriera ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....