FRANCESCO da Serino
Dario Busolini
Nacque il 29 gennaio del 1594 a Serino, quinto figlio del nobile Alessandro Magnacervo e di Violante Moscato.
Dopo aver studiato diritto a Napoli, nell'aprile 1617 [...] a infierire un'epidemia di peste lasciò Il Cairo e si recò a piedi ad Alessandria, ma - per timore del contagio - i suoi confratelli gli rifiutarono l'ospitalità, che trovò invece presso il consolato francese finché fu richiamato a Gerusalemme ...
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BORGHESE, Marcantonio
Guido D'Agostino
Nacque a Roma il 20 maggio 1660 da Giovanni Battista e da Eleonora di Ugo Boncompagni.
Impegnato sin dalla prima giovinezza ad illustrare le tradizioni di munificenza [...] e i rapporti con la corte pontificia. Con energia e avvedutezza fece applicare le misure idonee a preservare il Regno dal contagio della violentissima peste scoppiata in Marsiglia l'anno precedente, e, quanto ai rapporti con Roma, ebbe cura di non ...
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ARANGIO, Diego
Anna Cirone
Imprecisabili sono data e luogo di nascita: Catania, Ispica (Ragusa) o Pachino (Siracusa); nulla risulta dai rispettivi archivi comunali. Imprecisabile è anche l'inizio della [...] gli esuli di Egitto e di raccogliere fondi. Dal giugno all'autunno del 1855, a causa del colera, per evitare il contagio, viaggiò lungo il Nilo. Tornato al Cairo, impiantò e diresse un gabinetto letterario, in collaborazione con B. Bonato; si prodigò ...
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FERRARI, Basilio
Marina Romanello
Nacque a Milano nel 1493 da Luigi e Caterina Castiglioni, di illustre casato milanese: era fratello di Francesco, maggiore di lui, morto in giovanissima età, e di Bartolomeo, [...] lo aveva eletto suo erede universale, poco prima di impegnarsi duramente nell'assistenza ai malati di peste durante il contagio che aveva colpito la città nel 1530, il F., buon cristiano certo ma lontano dagli slanci comportamentali del fratello ...
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VITELLI, Francesco Anselmo Decio.
Marco Albertoni
– Nacque il 30 agosto 1582 a Bomarzo dall’unione di due rami della famiglia gentilizia originaria di Città di Castello. Il padre, Vincenzo, dei conti [...] ). Nel 1630, in veste di commissario apostolico, si occupò di preservare i confini settentrionali dello Stato ecclesiastico dal contagio di peste che aveva colpito la penisola. La nomina ad amministratore del vescovato di Ripatransone e quella – in ...
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EMO, Angelo
Renata Targhetta
Nacque a Venezia il 9 sett. 1666 da Pietro di Gabriele, dei ramo a S. Maria dei servi nel sestiere di Cannaregio, e da Fiordiligi Valmarana di Prospero. Fu il secondo di [...] pontificio, ed in particolare con i mercanti che si recavano alla fiera di Senigallia, sospettata di essere un focolaio di contagio.
L'incarico più prestigioso della sua carriera (ma certo non il più impegnativo) gli venne affidato l'11 sett. 1729 ...
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MONTALDO, Leonardo.
Riccardo Musso
– Nacque a Genova intorno al 1320 da Paolo; si ignora il nome della madre.
La famiglia era originaria dell’Oltregiogo genovese (forse di Gavi), e si vantava di discendere [...] peste spopolò per mesi la città, bloccando di fatto ogni attività politica.
Il M. si prodigò per cercare di combattere il dilagare del contagio, ma colpito anche lui dal morbo, il 14 giugno 1384 morì dopo tre giorni di agonia.
Fu uno dei pochi tra i ...
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BORELLI, Giovanni Alfonso
Ugo Baldini
Nacque a Napoli il 28 genn. 1608 da Laura Borrello (Porrello, Vorriello), moglie di un soldato spagnolo della guarnigione del Castel Nuovo, Miguel Alonso "de Varoscio", [...] di far quadrare coi fatti le loro tesi. Il secondo tipo viene rifiutato in base a considerazioni empiriche, che mostrano che il contagio si manifesta in paesi da climi assai diversi. Il B. si schiera quindi a favore della terza tesi, pur con alcune ...
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MERCURIALE, Girolamo
Giuseppe Ongaro
MERCURIALE, Girolamo. – Nacque a Forlì il 30 sett. 1530 da Giovanni e da Camilla Pungetti.
Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, conseguì il dottorato [...] Senato le loro condizioni e sconfessando le rigorose misure fino a quel momento adottate dal magistrato alla Sanità per prevenire il contagio. Essi non esitarono a entrare nelle case per visitare e curare gli ammalati più gravi, ma la loro ostentata ...
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DELLA ROBBIA, Giovanni Antonio
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 19 maggio 1469, terzogenito dello scultore Andrea di Marco e di Giovanna Paoli.
La casa natale di via Guelfa, ch'egli abitò sino [...] La successiva produzione del D. risulta peraltro assai limitata.
È dunque plausibile che, come i figli, avesse anchegli accusato il contagio, e che sia questa forse la causa della sua morte occorsa in circostanze imprecisate tra il 14 luglio 1529 ed ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....