BONI, Giovanni
Michele Luzzati
Nacque a Roma nel 1565 da Andrea, mercante fiorentino, e da Caterina Acciaiuoli. Rimasto orfano di padre in tenera età, visse nell'ambiente della nazione fiorentina in [...] s. 1, f.56, nn. 178-179; Ibid., Carte dell'Ancisa, KK, cc. 361 ss.; GG, cc. 158 ss.; F. Rondinelli, Relazione del contagio stato in Firenze l'anno 1630 e 1633, Firenze 1634, p. 22; A. Ademollo, Marietta de' Ricci,ovvero Firenze al tempo dell'assedio ...
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ELISABETTA Farnese, regina di Spagna
Marina Romanello
Nacque a Parma il 25 ott. 1692 da Odoardo Farnese, primogenito del duca Ranuccio II, e da Dorotea Sofia di Neuburg, a sua volta figlia dell'elettore [...] fu tuttavia toccata personalmente dalla guerra o, meglio, da ciò che spesso la guerra dell'epoca portava con sé: il contagio scoppiato nell'Italia padana al seguito degli eserciti tedeschi. Nel 1710 contrasse il vaiolo in forma acuta al punto da fare ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] consueta pagina di presentazione ai lettori, il nuovo periodico si apriva con un lavoro del B. e del Manfredi Sul mollusco contagioso (pp. 1-26). Importante per il carattere e la finalità della rivista la comparsa, nel fascicolo 3 dell'annata I, di ...
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CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] no due entità nosologiche distinte. Oltre all'etiologia il C. poté dimostrare la modalità di trasmissione della malattia, costituita dal contagio diretto o dal trasporto a mezzo di insetti (mosche). Al tempo stesso, con l'uso dei preparati iodici (e ...
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GUAZZELLI, Demetrio (Pietro Demetrio)
Emilio Russo
Nacque a Petrognano, nella diocesi di Luni, intorno alla metà del XV secolo. Sulla famiglia non si hanno notizie, eccetto quanto si ricava da un atto [...] con un Giovanni legatore al servizio della Biblioteca, fu allontanato da Roma su ordine del Platina al fine di evitare il contagio nell'epidemia di peste che aveva colpito la città: segnale questo di una partecipazione attenta alla sorte del G. da ...
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DEL GARBO, Tommaso
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze verso il 1305 dal famoso medico Dino, di nobile e antica famiglia. Studiò con Gentile da Foligno ma, a detta di F. Villani, "paterni acuminis imitator [...] più di altri a subire la "corruzione": la peste è intesa infatti come un alito velenoso che, espulso dai malati, contagia i sani colpendoli al cuore. I consigli sono legati alla vita quotidiana e rivolti ai non medici: come accendere il fuoco ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] morbo Gallico, II, Venetiis 1567), il B. pubblicò una Methodus de morbo Gallico, sostenendo l'origine americana del contagio e raccomandando un uso cauto dei rimedi mercuriali, perché nocivi alla virilità (la dedica al matematico urbinate Francesco ...
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GATTI, Angelo
Calogero Farinella
Nacque a Ronta (oggi frazione di Borgo San Lorenzo nel Mugello), in località San Michele, il 17 dic. 1724 da Michele Angelo Filippo e Maria Giovanna Pazzi e fu battezzato [...] inoculati, i quali continuavano invece a svolgere le loro normali attività quotidiane. L'inoculazione venne accusata di diffondere il contagio e a nulla valsero le prove contrarie: l'8 giugno 1763 il Parlamento di Parigi ne decretò la sospensione e ...
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GARBIERI, Lorenzo
Ivana Corsetti
, Lorenzo Nacque a Bologna intorno al 1580 da Giulio Cesare e Cinzia Carlini.
Malvasia nella Felsina pittrice (p. 215) afferma che il G. morì nel 1654 all'età di settantaquattro [...] porta la croce a Milano durante la peste, S. Carlo porge ai barnabiti le costituzioni, S. Carlo comunica i barnabiti colpiti dal contagio) e i piccoli affreschi della volta con, al centro, la Gloria di s. Carlo e, ai lati, due miracoli del santo (S ...
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GENTILE (Gentile Pignolo), Cesare
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1614 da Pietro Maria e da Francesca Spinola di Giovan Battista, e fu ascritto alla nobiltà il 7 dic. 1636.
Il padre [...] lazzaretto).
Documentata e davvero intensa risulta invece l'attività del G. nel biennio 1658-60, dopo la fine del contagio, per la ricostruzione del tessuto economico e per la soluzione dei vari problemi di ordine pubblico. Preside della deputazione ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....