LEO, Pietro Antonio
Piero Sanna
Nacque ad Arbus, villaggio della Sardegna sudoccidentale, il 2 apr. 1766. Della sua giovinezza sappiamo ben poco. Anche le scarne informazioni sulla sua intensa, seppur [...] dell'isola e la loro incidenza su flora, fauna e salute delle popolazioni. Per dimostrare, per esempio, l'impossibilità del contagio malarico attraverso l'assunzione di pesci e carni provenienti da ambienti insalubri, il L. richiamò le scoperte di L ...
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GABRIELE di Pietro
Tiziana Plebani
Figlio di Pietro, nacque intorno alla metà del Quattrocento con tutta probabilità a Treviso (e non come ritenuto da alcuni a Tarvisio).
Il Federici ritenne che G. [...] , sulla riviera del Garda. Se, come è stato osservato, influirono su questo spostamento sia il desiderio di evitare il contagio della peste che infieriva sulla città, sia il tentativo di sottrarsi a certi creditori, la partenza del tipografo è ...
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DA MONTE (De Monte, Dei Monte), Giovanni Battista, dettò Montano
Maria Muccillo
Nacque nel 1489 a Verona, da nobile famiglia, originaria di Monte San Savino (prov. di Arezzo) donde il cognome, primogenito, [...] nella meticolosa descrizione dei sintomi. Nei consulti dedicati al morbo gallico, egli ne abbozza la storia, individua i tramiti del contagio, consiglia l'uso di piante come la radice di china, il guaiaco, l'olio di vetriolo, e sconsiglia il mercurio ...
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BURAGNA, Giovan Battista
Guido D'Agostino
Nato negli ultimi anni del sec. XVI da Marcantonio, facoltoso patrizio algherese, compì gli studi di filosofia e di legge al termine dei quali esercitò l'avvocatura [...] giustizia, per la forzata inerzia del tribunale, impedendo che malintenzionati profittassero dello stato d'emergenza imposto dal contagio. Superata infine anche l'ultima contrarietà (s'era difeso con orgoglio affermando: "Buraña fui y Buraña soy ...
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FAZZINI, Lorenzo
Raffaele Santoro
Nato a Vieste (Foggia) il 19 genn. 1787 da Tommaso e da Porzia Medina, seguì l'istruzione primaria nella città natale; studiò poi a Foggia, a Benevento e nel seminario [...] durante un'epidemia di colera.
Pur essendo in quel periodo proibite le cerimonie pubbliche, per paura della diffusione del contagio e nonostante una pioggia fittissima, moltissimi allievi ed amici del F. seguirono la bara, portata a spalla fino alla ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] Biblioteca naz. Marciana, Mss. it., 2076; A. Allegri, Seconda parte delle rime piacevoli, Verona 1607; F. Rondinelli, Relazione del contagio stato in Firenze l'anno 1630 e 1633, Firenze 1634; Le opere di Galileo Galilei. 1a ed. completa…, X, Firenze ...
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DEL NERO, Marco
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze il 26 maggio 1486 da Simone di Bernardo (di Simone di Nero) e da Maddalena di Francesco Tosinghi (Della Tosa).
Anche questo ramo della famiglia [...] frenare le sortite di approvvigionamento degli assediati protraendo i tempi oltre il previsto; infine l'estendersi di un contagio indebolì ulteriormente le truppe.
Di fronte al precipitare della situazione, i Dieci decisero di inviare 2.000 fanti ...
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FRUGONI (Frugone), Giovan Bernardo
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque nel 1590 a Genova, nel palazzo di famiglia di piazza Valoria, da Giovan Battista e da Maria Sauli.
Le famiglie erano della parte [...] con il doge e altri cinque o sei senatori sfuggiti alla morte, a coprire tutte le cariche di governo rese vacanti dal contagio.
Nella generosa prestazione durante la peste (da 45.000 a 55.000 morti, secondo stime confermate da studi recenti, su una ...
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Pasteur, Louis
Antonio Fantoni
Il grande scienziato che inventò la vaccinazione
Nato in Francia, Louis Pasteur trascorre tutta la sua vita realizzando scoperte fondamentali per la biologia e la medicina [...] prodotte dallo stesso tipo di microrganismi.
Studiando l’infezione del colera nei polli, per errore un suo allievo ne contagiò alcuni con una coltura di batteri conservati male e quindi meno attivi. Non solo questi polli non si infettarono, ma ...
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MAGNANIMI, Roberto
Giuseppe Armocida
Nato a Palermo il 2 luglio 1867, compì gli studi superiori e si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia a Roma, dove la famiglia si era trasferita. Allievo [...] demografici e nullità di matrimonio, in Arch. fascista di medicina politica, II [1928], pp. 214-223) e il problema del contagio da malattia venerea considerato dal nuovo codice penale reato contro la stirpe (Il nuovo codice penale e i reati contro la ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....