BOLDONI, Sigismondo
Graziella Federici Vescovini
Appartenente all'antica e illustre famiglia di Bellano, sul lago di Como, il B. nacque a Bellano il 5 luglio 1597 da Ottavio, giureconsulto, figlio unico [...] dell'esercito invasore, il primo caso di peste verificatosi a Chiuso, presso Lecco, l'estendersi del flagello fino a Bellano, dove il contagio lo colse il 3 luglio 1630.
Prima di morire sembra che abbia ricevuto, tra la fine del 1629 e l'inizio del ...
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PAOLO da Salo
Dario Busolini
PAOLO da Salò (Antonio Bellintani). – Nacque intorno al 1530 a Gazzane, attualmente frazione del Comune di Roè Volciano presso Salò, da Bellintano Bellintani, mercante asceso [...] e reprimendo ogni manifestazione di avarizia – dal furto alla speculazione – e di lussuria, in cui individua un veicolo di contagio.
Paragonato da E. Paccagnini al più noto, ma posteriore di oltre un secolo, trattato sulla peste di Ludovico Antonio ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] morbo Gallico, II, Venetiis 1567), il B. pubblicò una Methodus de morbo Gallico, sostenendo l'origine americana del contagio e raccomandando un uso cauto dei rimedi mercuriali, perché nocivi alla virilità (la dedica al matematico urbinate Francesco ...
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DA MONTE (De Monte, Dei Monte), Giovanni Battista, dettò Montano
Maria Muccillo
Nacque nel 1489 a Verona, da nobile famiglia, originaria di Monte San Savino (prov. di Arezzo) donde il cognome, primogenito, [...] nella meticolosa descrizione dei sintomi. Nei consulti dedicati al morbo gallico, egli ne abbozza la storia, individua i tramiti del contagio, consiglia l'uso di piante come la radice di china, il guaiaco, l'olio di vetriolo, e sconsiglia il mercurio ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] Biblioteca naz. Marciana, Mss. it., 2076; A. Allegri, Seconda parte delle rime piacevoli, Verona 1607; F. Rondinelli, Relazione del contagio stato in Firenze l'anno 1630 e 1633, Firenze 1634; Le opere di Galileo Galilei. 1a ed. completa…, X, Firenze ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] , a un settore, cioè, assai più in crisi di quello artistico, per la mancanza di scrittori ma anche per il contagio del francese, la cui affermazione al seguito delle armate napoleoniche aveva inquinato la purezza dell'italiano. La lingua (e la prosa ...
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LALLI, Giovanni Battista
Emilio Russo
Nacque il 1° luglio 1572 a Norcia da illustre famiglia. In quella città dovette svolgere i suoi studi, sembra con esiti lusinghieri, dimostrando una notevole precocità [...] del barocco, Roma 2002, pp. 693-716; Id., La "Franceide" di G.B. L. e la tradizione poetica sul malfrancese, in Il contagio e i suoi simboli, a cura di G. Manetti - C. Barcellona - C. Rampoldi, II, Letteratura, psicologia e comunicazione, Pisa 2004. ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] in F. Studi e memorie nel IV centenario, Verona 1954; fra i contributi più recenti, C. Colombero, Il problema del contagio nel pensiero medico-filosofico del Rinascimento italiano e la soluzione di F., in Atti della Acc. delle scienze di Torino ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] , Berlin-Boston 2011, pp. 169-187. Sulla Dissertazione sul gusto delle belle lettere: C. Viola, «Quel fatal contagio»: la traduzione moderna nel dibattito sul “gusto presente”, in Traduzioni letterarie e rinnovamento del gusto: dal Neoclassicismo al ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] superare grazie all'aiuto dell'amico Giovanni Paleologo, marchese del Monferrato. Il 31 dic. 1431, ormai esauritosi il pericolo del contagio, rientrò a Milano. Si portò subito a Lodi, dove si trovava lo Sforza, anche per farsi accordare il permesso ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....