La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata a una sana sia direttamente sia mediante materiali o mezzi inquinati (aria, acqua, alimenti, escrezioni, effetti letterecci ecc.), ovvero insetti o animali trasmettitori dei microrganismi infettivi (v. fig.).
C. psichico La trasmissione da un individuo all’altro di sentimenti, stati d’animo, convinzioni morbose ...
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VAIUOLO (fr. petite-vérole; sp. viruelas; ted. Pocken; ingl. small pox)
Cesare FRUGONI
Nino BABONI
Cesare SIBILLA
Malattia infettiva epidemica trasmissibile per contagio diretto. L'agente etiologico [...] alla prima metà del secolo XIX era un'infezione molto diffusa: oggi ha assunto un'eccezionale rarità. Si propaga per contagio diretto. Il decorso è molto benigno; la cura è sintomatica.
Vaiuolo suino. - È stato riconosciuto nell'Europa meridionale e ...
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Studente di medicina peruviano (Cerro de Pasco 1858 - Lima 1885). È ricordato per essersi intenzionalmente sottoposto al mortale contagio della febbre di Oroya, che infieriva nel Perù. Fatta l'inoculazione [...] (27 ag. 1885) il C. studiò su sé stesso l'andamento clinico della malattia sino a quando le forze non lo abbandonarono (5 ott.). La malattia, oggi nota come malattia di C., ha carattere infettivo, non contagioso. ...
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peste
Francesca Vannozzi
L’antico flagello portato dai topi
La cosiddetta morte nera, inevitabile, repentina, di massa, che per contagio sterminava nei secoli passati persone di qualsiasi ceto sociale, [...] il termine peste era usato indifferentemente per indicare le più varie malattie che avevano in comune la trasmissione per contagio e il fatto che rappresentavano un pericolo grave e diffuso. Pestilenze potevano essere quindi la vera e propria peste ...
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Manifestazione collettiva d’una malattia (colera, influenza ecc.), che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto in dipendenza da vari fattori, [...] ’Europa, per es., sono e. importate quelle di morbi esotici (peste, colera ecc.). Le e. si propagano per contagio diretto (malato, convalescente o portatore sano), o indiretto (oggetti infetti, pulviscolo atmosferico, acqua, insetti vettori ecc.). Le ...
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Malattia infettiva degli equini, dovuta a un microrganismo specifico, Pseudomonas mallei. Fonti di infezione sono urine, feci, secrezioni mucose e lesioni aperte di animali malati; il contagio avviene [...] attraverso soluzioni di continuo della cute o della mucosa, ma è possibile anche per via inalatoria o digestiva. La sintomatologia, a decorso acuto o cronico, è caratterizzata dalla formazione di lesioni ...
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Ripetizione di una vaccinazione per ripristinare uno stato immunitario adeguato: si pratica dopo un intervallo di tempo determinato oppure quando l’individuo è esposto a particolare pericolo di contagio. ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] mani degli operatori sanitari. In questa teoria non c'è l'idea di una partecipazione di batteri o 'germi' nel contagio, il che mette in discussione il mito di Semmelweis incompreso precursore di Pasteur e Koch. Semmelweis conservò invece il concetto ...
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Medico (Rovigno d'Istria 1798 - Roma 1880), direttore dell'ospedale di Padova e quindi decano della facoltà di medicina. Il suo scritto più significativo è Memorie sulla riforma nella dottrina del contagio [...] (1838) ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....