Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] del gruppo delle rickettsiosi; la penetrazione dell’agente patogeno avviene attraverso le vie respiratorie e digerenti, per contagio con animali infetti (capre, pecore, bovini), solo raramente per inoculazione da puntura di zecche; descritta la prima ...
Leggi Tutto
OSPEDALE (XXV, p. 673)
Aldo DEL BUFALO
L'ospedale a padiglioni (p. 682, XXV), segue uno schema a sviluppo esclusivamente orizzontale: i varî fabbricati che lo compongono, di limitata altezza (uno o due [...] scale, di ascensori, di montacarichi. Previdenze speciali e rigorose si impongono per ovviare al maggiore pericolo di contagio, che risulta dalla separazione meno netta dei reparti. Nella quasi totalità dei casi ogni piano dell'ospedale costituisce ...
Leggi Tutto
Reazioni da farmaci
Giuseppe Luzi
La farmacologia ha lo scopo di individuare le caratteristiche delle molecole studiate per definirne le proprietà terapeutiche e determinare con buona approssimazione [...] che trasferisce l'informazione su DNA grazie all'azione di un enzima noto come transcrittasi inversa. Dal momento del contagio HIV si lega sulla cellula bersaglio grazie a recettori che consentono la penetrazione attraverso la membrana. La cellula ...
Leggi Tutto
OCCHIO (XXV, p. 116; App. II, 11, p. 432; III, 11, p. 292)
Giovanni Battista Bietti
Anatomia e fisiologia. - Notevoli progressi sono stati realizzati nella conoscenza delle più minute strutture dei tessuti [...] nostra esperienza, tuttavia, esso può servire a una vaccinazione "selettiva" in persone particolarmente esposte al contagio (medici, missionari, infermieri, turisti, familiari sani di famiglie tracomatose). Esso inoltre migliora su scala individuale ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La formazione del medico
Antoinette Emch-Dériaz
La formazione del medico
Nell'antica Grecia, la pratica del tirocinio medico, ovvero l'apprendistato al seguito [...] . Era necessario evitare l'eccessivo procedere per tentativi da parte degli studenti di medicina e soprattutto contenere i rischi di contagio. Il punto più controverso, e il problema più difficile da risolvere, anche nel caso di pazienti privati, era ...
Leggi Tutto
AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] ’epidemia generalizzata, quale è quella da HIV, non vi sono settori della società che risultino immuni dal rischio di contagio, perciò la necessità di un’adeguata prevenzione interessa tutti. In questa direzione si muovono le campagne informative nei ...
Leggi Tutto
Pelle
Rosadele Cicchetti
Gian Carlo Fuga
Red.
Johanna Vennemann
La pelle, o cute, costituisce l'involucro che riveste tutto il corpo (v. cap. Tegumentario, apparato). È il più grande e il più versatile [...] ; temperature al disotto dei 20 °C e al di sopra dei 40 °C ne determinano la morte e pertanto il contagio è quasi obbligatoriamente diretto, interumano con trasmissione di una femmina fecondata. La malattia è caratterizzata da intenso prurito, specie ...
Leggi Tutto
PAGLIANI, Luigi
Paola Zocchi
PAGLIANI, Luigi (Paolo Luigi Stefano). – Nacque a Genola (Cuneo) il 25 ottobre 1847 da Pietro, medico condotto e più volte sindaco del paese, e da Teresa Facelli.
Laureatosi [...] (quarantene, cordoni sanitari, suffumigi) e prospettò la necessità di individuare e isolare tempestivamente i primi casi di contagio, puntando poi soprattutto sul risanamento igienico dei Comuni (La polizia sanitaria in Italia di fronte alle epidemie ...
Leggi Tutto
CATTANEO, Giorgio (Mastogiorgio)
Augusto De Ferrari
Nacque a Napoli verso la fine del sec. XVI o agli inizi del successivo.
Nulla si sa della sua famiglia, della sua vita privata, dei suoi studi e della [...] "maestro dei matti" in una lite a proposito di certo materiale dell'ospedale (materassi, lenzuola ecc.) bruciato in seguito ad un contagio; e ancora vivo si può supporre nel 1665, anno in cui viene citato come dotto e saputo domatore di "capo-tuoste ...
Leggi Tutto
GAZOLA (Gazzola), Giuseppe
Raffaella De Rosa
Nacque a Verona nel 1661. Con passione e profitto si dedicò allo studio della medicina e della matematica all'Università di Padova ottenendo il 17 maggio [...] -galenici (Trento 1718).
Lo stesso G. aveva pubblicato a Verona nel 1712 Origine, preservativo, e rimedio del corrente contagio pestilenziale del bue, opera dedicata alla Repubblica di Venezia.
Fonti e Bibl.:Giornale de' letterati d'Italia, 1712 ...
Leggi Tutto
contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....