MANGIAGALLI, Luigi (Luigi Camillo)
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Mortara da Angelo e da Teodolinda Falzoni il 16 giugno 1850; dopo avere completato i primi studi nella città natale, si laureò [...] il 4 marzo 1905 a senatore del Regno facilitò lo sviluppo del progetto.
Sorsero la clinica delle malattie epidemiche-contagiose, la clinica delle malattie professionali e l'istituto ostetrico-ginecologico, ai quali negli anni successivi si aggiunsero ...
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Intossicazione
Giuseppe Ongaro e Enrico Malizia
Con il termine intossicazione, che viene dal latino medievale intoxicare, "somministrare un veleno", derivato da toxicum, "veleno", ed è sinonimo di avvelenamento [...] dell'aria prodotte da cause naturali non biologiche, specialmente cosmotelluriche, senza alcun riferimento all'esistenza di un 'contagio vivo', con particolare riguardo alle febbri palustri: si ricorreva così agli 'effluvi delle paludi' e alla ...
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BONOMO, Giovanni Cosimo
Giorgio Stabile
Nacque a Livorno il 30 nov. 1666 da Stefano, uno speziale francese, e da Barbara Boccacci. Nel 1676 intraprese, sotto la guida di D. Zerilli, gli studi di medicina [...] ". Peraltro il trasmettersi della malattia, trattandosi di animaletti "prontissimi ad appiccarsi" e a prolificare, era giustificato col contagio. Riprova di tale teoria era stata la terapia condotta dal B. su una quantità di scabbiosi, basata su ...
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CURIALTI, Pietro (Pietro da Tossignano o Tausignano, Petrus de Thauxignano, de Curialtis)
Augusto De Ferrari
Nacque nei dintorni di Imola, a Tossignano (ora Borgo Tossignano in provincia di Bologna) [...] storia critica delle scienze mediche e naturali, VII (1916), p. 171; E. Morpurgo, LoStudio di Padova, le epid. e i contagi durante il governo della Repubblica veneta, in Memorie e documenti per la storia dell'Università di Padova, I, Padova 1922, pp ...
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CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] ; una Disputatio sudi una epidemia avutasi a Roma nel 1591 e 1593, ove considera con gravi limitazioni la teoria del contagio vivo; un commentario celebrativo sulla salubrità dell'aria di Roma (De romani aeris salubritate);un De urbana febre curandi ...
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. L'e. e. - più comunemente conosciuta sotto la denominazione di rene artificiale - è un mezzo terapeutico capace di allontanare direttamente dal sangue sostanze endogene ed esogene tramite l'applicazione [...] esposto in un circuito extracorporeo e il deficit immunitario, tipico di questi pazienti, favoriscono inoltre il contagio infettivo e in modo particolare quello da virus epatitico, di cui gli emodializzati possono più facilmente divenire ...
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Con il termine c. si intende l'adozione di metodi che impediscono temporaneamente il processo fisiologico della riproduzione per interferenza con uno o più fattori di fertilità a livello maschile o femminile. [...] inferiore a 4 (indice di Pearl = 3,6). È privo di effetti collaterali e inoltre può prevenire il contagio delle malattie trasmesse per via sessuale.
I metodi chimici sono rappresentati da diverse sostanze a effetto spermicida utilizzabili in ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] di sviluppo, soprattutto nel Sud-Est asiatico e in Oceania. Si calcola che circa 3 milioni e mezzo di persone siano contagiate ogni anno da questa malattia e che ne muoiano più di 500.000.
L'influenza è un'infezione virale che persiste dappertutto ...
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Sanitarie, istituzioni
Maurizio Ferrera
La sanità come sfera istituzionale
All'interno di ogni collettività umana (dalle tribù primitive ai moderni Welfare States) è sempre rilevabile un insieme di [...] e di convergenza internazionale. Come si è detto, le riforme britanniche hanno originato una sorta di effetto 'domino', che ha contagiato un po' tutti i sistemi. Nell'epoca della globalizzazione è probabile che anche l'organizzazione della sanità si ...
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Cefalea
Federigo Sicuteri
Maria Nicolodi
La cefalea, dal greco κεϕαλαία, derivato di κεϕαλή, "testa", indica genericamente una sensazione molesta o dolorosa al capo, connessa a una causa patologica [...] di lavoro: così, sinteticamente, può essere puntualizzato il ruolo negativo sul piano socioeconomico delle cefalee primarie. Il 'contagio' psichico si identifica nella reciproca ostilità tra il soggetto sofferente (irritato e irritabile) e i suoi ...
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contagio
contàgio s. m. [dal lat. contagium, der. di contingĕre «toccare, essere a contatto, contaminare», comp. di con- e tangĕre «toccare»]. – 1. a. La trasmissione di una malattia infettiva dalla persona malata ad una sana sia direttamente...
contagiare
v. tr. [der. di contagio] (io contàgio, ecc.). – Comunicare una malattia per contagio: s’è ammalato di scarlattina e ha contagiato anche il fratello; in senso fig.: è stato contagiato dalle idee stravaganti dei suoi amici. ◆ Part....